di Maurizio Mazzarella
Ci sono delle certezze matematiche ed indissolubili. La prima è che Capuano ha un contratto di altri due anni con il Taranto, con opzione per altre tre stagioni e che quindi per andare via questo accordo va risolto. La seconda è che Capuano da Taranto e dal Taranto non vuole assolutamente andare via, ma c’è un ma.
Il tecnico non vuole cambi di rotta. Dopo aver raggiunto sul campo il secondo posto in campionato, vuole ripartire alle stesse condizioni della scorsa stagione, ovvero con la possibilità di potersela giocare ai vertici ed evolvere ulteriomente il progetto Taranto. Compiere dei passi indietro con un ridimensionamento dell’organico e puntare su una rosa giovane per il minutaggio, sono condizioni che indurrebbero l’allenatore a non voler andare avanti.
C’è poi il capitolo affettivo. Capuano ama Taranto, Taranto ama Capuano. La tifoseria e l’ambiente tutto vuole la conferma di Capuano e ripartire da un tecnico che ha restitutio dignità alla maglia rossoblu. Ed i motivi sono intuibili. Il Taranto dopo dodici anni è tornata a lottare per i PlayOff di Serie C, ha lottato a testa alta contro piazze che due anni fa militavano nella massima serie e soprattutto, da un punto di vista mediatico il Taranto grazie a Capuano ha raggiunto una visibilità massima neanche ipotizzabile sino a qualche mese fa.
Da non trascurare l’attrito che si è venuto a creare dai primi di marzo in questa stagione. Il fattore penalizzazione è stato l’elemento che ha disturbato l’idilliaco rapporto con la Presidenza. Su questo Capuano vuole vederci chiaro. Vuole andare avanti in serenità, senza intromissioni esterne sul proprio lavoro e con la garanzia di poter lavorare in piena tranquillità senza doversi scontrare con altre figure societarie.
Dall’altra parte c’è il presidente Giove, chiuso nel suo silenzio. Con il tecnico si è sentito l’ultima volta via messaggio dopo il match di Vicenza per un semplice ringraziamento, nulla di più. Chi è vicino al massimo dirigente ionico, parla di un Giove particolarmente irritato dagli incidenti di Vicenza e dalle decisioni del Giudice Sportivo, che influiranno sulle casse societarie.
E’ proprio questo il problema.
Giove vuole andare avanti con Capuano, c’è un contratto e c’è un rapporto di stima, ma deve affrontare diverse problematiche, come il dover capire che tipo di campionato il Taranto dovrà affrontare. Con l’instabilità della questione stadio, sembra difficile ipotizzare un Taranto che non debba fare il minutaggio e questo farebbe traballare il rapporto con Capuano, senza badare che alcune figure societarie sono imprescindibili. Sono necessari supporti e risorse di vario genere. Sicuramente sarà rinnovato il rapporto con l’attuale media partner, ma ovviamente per un progetto ambizioso serve molto di più.
La società ha scelto nel contempo la strada del silenzio e del lavoro, mentre una parte congrua di tifoseria reclama una conferenza stampa per avere chiarezza sul futuro. Una chiarezza necessaria per evitare che gli sciacalli di turno continuino ad infangare un ambiente che sino a qualche giorno fa ha vissuto un costante clima di festa.
Il futuro del Taranto però lo sa solo il presidente Giove e nel frattempo la Taranto calcistica è in attesa con Capuano che inizia ad essere corteggiato da diverse compagini.