Le dimissioni di Massimo Giove dal ruolo di presidente, sono un chiaro segnale di una frattura insanabile con la squadra, ma soprattutto con una parte consistente dello spogliatoio. La società non è stata messa in vendita, quindi non vi è alcun disimpegno da un punto di vista finanziario, bensì, solo un chiaro invito ai calciatori che non si sentono più parte integrante del progetto Taranto di trovare un’altra sistemazione lontana dalla terra dei due mari.
Anche l’esonero di Sgrona, giunto all’indomani della disfatta di Fasano, coincidente con l’inizio dell’apertura del mercato invernale, rappresenta un ulteriore segnale di discontinuità con le scelte fatte in estate, tutte circoscritte attorno all’ingaggio di Ragno.
Logico a questo punto attendersi un potenziale divorzio da tutti quei calciatori correlati alle indicazioni del vate di Molfetta. Sono da considerare quindi ormai con la valigia in mano in primis Genchi, arrivato come il grande colpo di mercato in estate, ma che ha sempre reso complessivamente al di sotto delle aspettative. A seguire l’argentino Guaita, che a prescindere dalle dichiarazioni di chi lo rappresenta, non rientra più nei piani del tecnico Panarelli che da tempo lo ha relegato in panchina.
Proprio Guaita è stato il vero flop della campagna di rafforzamento estiva. Nonostante sia stato accontentato in tutte le richieste fatte sin dal mese di Luglio, non ha mai risposto sul campo, per consentire alla squadra di fare quel salto di qualità mai arrivato.
Altro “big” corteggiato da sirene esterne è Allegrini. Voluto fortemente da Ragno in estate, ha rappresentato nel girone d’andata un altro oggetto misterioso, viste le poche gare disputate per via dei tanti acciacchi, con un rendimento al momento discutibile. Sul difensore c’è il Cerignola, pronto a ricoprirlo d’oro. Possibile che possa vacillare.
Da diverse settimane sono fuori dal progetto Lanzolla, Russo, Galdean, Ouattara e Croce tra gli over, differentemente tra gli under saranno dirottati altrove Mambella, Giappone, Betti e Riccio, ma non è escluso qualche altro elemento.
Tra i calciatori giunti in estate non rischiano l’epurazione Luigi Manzo che gode della stima della società e Matute, che però piace particolarmente al Picerno. Anche su D’Agostino c’è insistentemente il Palermo, ma sul capitano si accentreranno tutte le strategie di mercato in entrata, quindi è da considerare inamovibile.
Tutte le varie trattative saranno portate avanti dal direttore generale Montella, che in attesa del rientro di Giove come presidente, avendo potere di firma, potrà sostituirlo in tutte le trattative. Il dirigente campano, sarà supportato dalla consulenza di Vitaglione, manager particolarmente stimato nell’area campana, che già nella scorsa stagione aiutò Massimo Giove nel chiudere diverse trattative.
Ma chi arriverà? Il presidente Giove in attacco non ha mai nascosto la stima nei confronti della punta del Gravina Santoro e sicuramente sarà fatto un tentativo. In caldo c’è Del Sorbo che aspetta solo una chiamata per giungere in riva allo Ionio. Piace Corvino del Fasano, con cui è stata fatta più di una semplice chiacchierata. Restano caldi i contatti con Mattera, che il Casarano non vuole liberare e l’ex Esposito ora alla Vastese ed ormai ristabilito dall’infortunio. Più defilate, ma presenti sul taccuino di Montella i nomi di Dos Santos, Lucchese e Ficara.
Chi di questa società non ha mai avuto simpatia da domenica sera ha iniziato a far suonare il “requiem”, ma l’intenzione di Giove non è quella di mollare, nel bene del Taranto. Perché che piaccia o no oltre a Giove al momento non ci sono alternative.
Maurizio Mazzarella