Settimana intensa per i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Taranto, impegnati in una vasta operazione di controllo su tutto il territorio provinciale. L’attività ispettiva ha interessato diversi settori produttivi – bar, ristoranti, cantieri edili, aziende agricole e autolavaggi – con l’obiettivo primario di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e contrastare con fermezza il fenomeno del lavoro sommerso.
Complessivamente sono state ispezionate 9 aziende, in cui sono emerse numerose irregolarità. In tre casi, la gravità delle violazioni ha reso necessario l’immediato provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, al fine di interrompere le condotte illecite riscontrate.
Durante i controlli, i militari del Comando per la Tutela del Lavoro hanno individuato 8 lavoratori in nero, tra cui 3 risultati privi di permesso di soggiorno. Le aziende coinvolte dovranno ora far fronte a sanzioni amministrative per un ammontare di circa 45.000 euro per violazioni legate al lavoro sommerso. A queste si aggiungono prescrizioni e ammende per oltre 90.000 euro per carenze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’operazione ha portato inoltre alla denuncia di 5 amministratori di aziende all’Autorità Giudiziaria. I controlli hanno riguardato in particolare i comuni di Taranto, Manduria, Torricella e Ginosa, a testimonianza di un’azione capillare e mirata lungo l’intera provincia.
I Carabinieri ricordano che gli interventi, finalizzati anche a tutelare le imprese che operano nel rispetto delle regole, rientrano in un più ampio piano di vigilanza per scoraggiare comportamenti illeciti e pericolosi per la salute dei lavoratori.
Va sottolineato, infine, che i procedimenti penali sono attualmente nella fase delle indagini preliminari e che le persone coinvolte sono da considerarsi presunte innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.