di Francesca Raguso
Il presidente dell’Aps Taras 706 A.C., Giuseppe Melucci, ha rilasciato un’intervista nella quale esprime il suo punto di vista sulla situazione del Taranto e su quale categoria meriterebbe la squadra.
Il Taranto inizia il campionato di Eccellenza grazie all’acquisizione del gruppo Ladisa. Cosa ne pensa?
«La proprietà è solida: il nome Ladisa è una garanzia a livello imprenditoriale ed è stata sicuramente la scelta migliore. Al momento i risultati non sono soddisfacenti, come tutti possono vedere. Mi auguro che la società possa correggere la rotta e portare avanti il campionato in linea con le legittime aspettative della tifoseria, ovvero la pronta promozione».
Il Taranto ha iniziato bene il campionato, ma nelle ultime giornate ha subito un calo. Secondo lei, quali cambiamenti sono necessari per raggiungere gli obiettivi?
«Sicuramente intervenire sul mercato con under importanti e un attaccante di peso. Dopodiché tutto è migliorabile, dalla comunicazione allo staff dirigenziale: ad oggi mancano un direttore sportivo e un direttore generale. Una presenza fisica in città sarebbe opportuna, perché si nota questa distanza con la piazza. Tuttavia, tutto è perfettibile: i Ladisa hanno da poco rilevato il titolo sportivo del Taranto, quindi ci sono ampi margini di manovra. L’importante è agire con serietà e abnegazione, come finora».
Oltre agli acquisti sul mercato, cosa potrebbe migliorare ulteriormente la società?
«Come dicevo prima, comunicazione, presenza sul territorio e un organigramma societario strutturato, capace di superare le difficoltà che si sono verificate in passato, come nel caso Jallow».
Quanta voglia c’è di riportare il Taranto nella categoria che merita?
«Da parte della piazza, la voglia è smisurata. Questa avventura in Eccellenza deve essere necessariamente un passaggio transitorio, perché la tifoseria non merita assolutamente questa categoria».














