«L’acqua è una risorsa strategica e vitale per il nostro Paese e non può più essere gestita da una frammentazione di enti e istituzioni che spesso si sovrappongono». Lo dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, intervenuto all’Assemblea nazionale 2025 di ANBI in corso a Roma.
«Siamo particolarmente preoccupati – prosegue Tiso – dalla confusione che ancora regna sul tema: in Italia sono troppi i soggetti coinvolti nella gestione dell’acqua e questa dispersione rallenta o blocca la realizzazione delle infrastrutture necessarie. È urgente fare chiarezza e istituire una cabina di regia unica, che comprenda Governo, Regioni, Autorità di Bacino e Consorzi di Bonifica. Solo così potremo affrontare con serietà e tempestività le emergenze legate alla scarsità idrica».
Il presidente di Confeuro critica anche il ruolo del commissario straordinario nazionale per gli interventi urgenti: «Finora non abbiamo visto opere importanti e significative. Serve una discontinuità, e serve ora».
Infine, Tiso riflette sul continuo rinvio della crisi idrica ai tavoli europei: «Molti invocano Bruxelles come soluzione, ma questa crisi nasce da decenni di inerzia nazionale. Spostare il problema altrove è un alibi, non una soluzione. Serve una vera assunzione di responsabilità da parte del Governo italiano, finora incapace di affrontare una delle sfide più gravi e urgenti del nostro tempo».