“Al momento non escludo nessuna ipotesi, vorrei dire che il CJ Basket Taranto giocherà la prossima stagione in B Interregionale ma prima bisogna capire tante cose”. Così il vicepresidente rossoblu Roberto Conversano tra passato, presente e futuro della pallacanestro a Taranto della storica franchigia che proprio nell’anno del 50° compleanno ha trovato una strada in salita, in campo e soprattutto fuori.
Il riferimento societario del CJ ha fatto un breve bilancio di una stagione difficile e complicata sotto mille punti di vista: “Purtroppo penso che sia stata la stagione più brutta che abbia vissuto dal 1998 da quando ho assunto le funzioni di dirigente del Cras: tante circostanze sono andate male, sicuramente alla base ci sono ragioni economiche, poi tanti infortuni, tanti problemi, da questo punto di visto spero che tutte le sfortune si siano concentrate in una sola stagione in modo che qualora dovessimo continuare non ne avremmo più, tanto per dire abbiamo preso pure una multa per l’arrivo in ritardo dell’ambulanza per un’avaria, cose mai viste in tanti anni di pallacanestro…”
Sui problemi economici, Conversano fa un breve riepilogo: “L’allarme l’avevamo già lanciato in una prima conferenza privata con i partner attuale e futuribili, a dicembre all’Hotel Salina, poi abbiamo convocato un forum con la stampa e quindi tanti incontri economici e istituzionali. Qualcosina si è mosso e devo ringraziare tutte le persone, soggetti fisici e non che ci hanno sostenuto, che hanno sostenuto la nostra campagna di donazione popolare, abbiamo trovato qualche altro sponsor ma poca roba rispetto a quello di cui avevamo bisogno. Questo ha causato la dolorosa decisione di privarci di alcuni pezzi pregiati del roster e da lì in poi la stagione agonistica si è quasi chiusa”.
La squadra però ha sudato e onorato la maglia fino all’ultimo possesso e questo Roberto Conversano lo riconosce con i doverosi quanto sentiti ringraziamenti: “Devo ringraziare l’allenatore Mario Cottignoli che ha tenuto alta la bandiera sempre, in campo e fuori, grazie al pubblico, al gruppo dei tifosi, in modo che i giocatori non rimanessero spaesati, purtroppo non è tanto il problema giocare in 5 o 6 come successo a noi, ma allenarsi perché non riesci a mantenere alto il livello di competitività, un grazie anche ai giocatori che sono rimasti che si sono sempre impegnati, al capitano Gianmarco Conte che ha fatto vedere il suo valore quando è rientrato, purtroppo è andata male sportivamente parlando, avremmo voluto giocarsi meglio questo primo campionato di serie B Nazionale…”.
Ora il futuro, qui Conversano non promette nulla: “Il campionato è finito da pochi giorni, la priorità al momento è quella di chiudere contabilmente la stagione in corso che ci sta lasciando molte ferite e non deve lasciare strascichi per un eventuale futuro altrimenti saremmo di nuovo daccapo, come si dice. Contemporaneamente a questo devo guardarmi intorno su cosa fare. Devo tenere in contro tutte le ipotesi possibili, tra queste la prima è restare nel basket, la prima società di pallacanestro del territorio, ma valutiamo anche gli altri aspetti, anche i più dolorosi”.
Cosa si aspetta il CJ e Roberto Conversano per andare avanti: “Lo vado dicendo, lo andiamo dicendo da mesi, in tutte le lingue e in tutti i modi. La città non risponde. Il Comune con cui c’è sempre stato un confronto schietto e diretto ha fatto la sua parte col progetto abbonamenti-scuole ma non devono essere sempre le istituzioni a muovere il primo passo, deve essere il tessuto socio-economico a starci vicino. In questo campionato abbiamo toccato tante altre nuove realtà e dappertutto abbiamo visto una grande partecipazione di sponsor e partner alle squadre di basket della nostra stessa categoria, c’è davvero tanto da fare, noi ci abbiamo provato, con la Virtus, andando nelle scuole, ringrazio Peppe Stola, tutta la famiglia orange e poi Salvatore Massari e Ylenia Gallo, ma abbiamo trovato il deserto nella partecipazione, così come a livello imprenditoriale, e dire che stiamo andando verso i Giochi del Mediterraneo… certo poi vedo che i nostri imprenditori erano tutti presenti davanti alla visita del Ministro dello Sport Abodi, speriamo che ora restino in prima linea aiutando davvero lo sport a Taranto senza fare solo passerella”.