di Davide Malavisi
Non è solamente la Taranto calcistica ad essere stata travolta da uno dei momenti più bui dello sport ionico. Parliamo anche di altre realtà, come la Prisma Volley (retrocessa in Serie A2) e il Cus Jonico Basket che ha deciso, amaramente, di non continuare il campionato di Serie B Interregionale 2024/2025.
Qualche tempo fa, con una lettera sulla propria pagina ufficiale, sono state elencate tutte le difficoltà affrontate negli ultimi tempi e si sono susseguite moltissime richieste d’aiuto, mai accolte peró dai vari interlocutori. Parliamo di una società che ha disputato stagioni che hanno fatto emozionare i tifosi rossoblu, con scalate che vanno dalla Serie D al Palamazzola e lo svolgimento dei campionati di Serie B Nazionale al Palafiom, per finire a sfiorare con un dito la Serie A2.
Ma, purtroppo, quella che un tempo era una fiamma ardente, negli ultimi tempi era oramai divenuta una piccola brace circondata da cenere. Rimane solo la speranza che questo falò possa essere nuovamente ravvivato e tornare a incendiarsi come fatto in passato con palazzetti pieni targati CJ Basket Taranto.
Dopo la lettera di esclusione, è tornato a parlare il presidente dei cestisti Ionici Sergio Cosenza, al microfono di Toni Cappuccio sulla omonima pagina Facebook della squadra di basket, e qui ci impegniamo a riportare le sue dichiarazioni.
Solitudine – “Dopo la scelta di non continuare il campionato sono stato squalificato e multato, decisamente una novità inaspettata che getta benzina su un fuoco che oramai era impossibile domare. Le nostre difficoltà si protraggono da ormai tre anni dove abbiamo cercato aiuto in tutti i modi, ma nessuno ci ha ascoltato.”
Sponsor – “Abbiamo cercato continuamente nuovi sponsor che potessero sposare la nostra causa, anche perché eravamo arrivati in Serie B Nazionale e ci siamo giocati la promozione in A2, con tutte le difficoltà del caso. Pensavamo di essere “appetitosi” per possibili sponsor, ma cosi non è stato. Ci siamo affidati ad alcune figure che poi, però, si sono tirate indietro tagliandoci le ali. Avevamo una previsione di spesa che a causa di queste defezioni, non è stata più rispettata.”
Gironi verticali – “Il girone verticale in quell’anno ha appesantito ancora di più una situazione al limite; credevamo molto in quella stagione e abbiamo tentato di fare il passo in più. Siamo arrivati in finale di Coppa Italia e abbiamo disputato la partita per arrivare in A2 che sarebbe stato il punto più alto del basket maschile ionico. Abbiamo fatto trasferte per tutto lo stivale con costi ingenti e durate anche più giorni, ma avevamo sempre il palazzetto pieno. Però tutte quelle trasferte non hanno di certo aiutato la situazione.”
Federazione – “Le regole dovrebbero essere riviste, perché purtroppo non favoriscono squadre come noi che partono dal basso costruendo un mattoncino alla volta per tentare di arrivare al vertice.”
50 anni di storia – “Non ricordo alcuna società di pallacanestro che sia durata 50 anni; penso che il massimo sia stato di 30. Anche le grosse società come il Cras non sono durate tanto. Fare il presidente per tutto questo tempo non è solo amore per lo sport ma una vera e propria dedizione a tutto il tessuto creato dal Cus Jonico; anche la mia famiglia ha partecipato attivamente per tutti questi anni e li ringrazio per questo.”
Radiazione – “E’ un errore, alcuni non sono al corrente del funzionamento delle regole. Noi ci siamo ritirati dal campionato non di certo dalla Federazione. Siamo ancora iscritti alla Fip con lo stesso codice del 1974 quando ci siamo affiliati. Dopo la nostra scelta di non continuare, siamo stati esclusi dalla Serie B, ma non radiati.”
Futuro – “Da poco è uscita la notizia dell’idea della polisportiva, lanciata dal Commissario Ferrarese, che reputo una persona preparatissima; non è però cosi semplice come sembra. Va fatta una discussione su come attuare questo piano anche perché le varie società non hanno le stesse richieste e necessità. Il Cus c’è sempre stato. Abbiamo fatto disputare i playoff al Taranto, inaugurato il Tursport con quattro squadre di A, la nazionale maggiore che ha svolto una partita al Palamazzola. Ci aspettavamo più aiuti dai nostri sponsor e di conseguenza non riuscivamo più a proseguire con le nostre forze. Ora vedremo il da farsi.”
Ritiro – “Con la multa che abbiamo avuto potevamo pure continuare ma, con tutti gli infortuni e altre defezioni era inutile mettere alla gogna dei ragazzi che comunque hanno fatto delle esperienze importantissime, affrontando un campionato di B assolutamente formativo per loro.”














