Confeuro ha seguito con grande attenzione la presentazione del primo Rapporto AUBAC, intitolato “Dati climatici e risorse idriche 2024”, realizzato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Si tratta di un’iniziativa di grande rilievo che conferma quanto sia imprescindibile un monitoraggio costante dei parametri climatici e idrologici per una pianificazione seria e sostenibile nella difesa del suolo e nella gestione delle risorse idriche.
«Il nostro Paese – dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro – è tra i più vulnerabili in Europa agli impatti del cambiamento climatico. La crisi idrica, la siccità sempre più frequente e l’assenza di una gestione efficiente dell’acqua ne sono purtroppo la prova evidente. Finora gli interventi sono stati spesso frammentari e di natura emergenziale. Quello che serve davvero è una strategia strutturata e duratura, basata su dati certi e costantemente aggiornati».
«Per questo motivo – aggiunge Tiso – il rapporto realizzato da AUBAC rappresenta un primo passo fondamentale: una fotografia chiara e aggiornata delle condizioni dei bacini, delle risorse idriche e degli invasi, da cui partire per definire politiche mirate, soprattutto nelle aree più vulnerabili del Paese».
L’Italia ha bisogno di una visione complessiva e di lungo periodo che punti su infrastrutture moderne, sulla manutenzione delle reti esistenti e su un uso più efficace ed efficiente della risorsa idrica. «Ora serve il coraggio politico di agire, perché il tempo non è infinito. Bisogna fare presto, prima che il riscaldamento globale amplifichi ulteriormente i suoi effetti sul nostro territorio».














