Lo vogliamo dire nel modo più chiaro possibile: Taranto ha bisogno dei suoi imprenditori.
Ha bisogno della loro energia, della loro visione, della loro voglia di costruire. La rinascita del territorio deve partire dal coraggio e dall’iniziativa delle imprese locali.
Non possiamo continuare a chiedere soltanto o ad aspettare l’intervento dello Stato – legittimo e dovuto – ma dobbiamo fare la nostra parte. Come classe imprenditoriale del territorio, siamo chiamati a reagire e guidare il cambiamento.
E non parliamo solo dei “soliti noti”: esiste un’altra Taranto imprenditoriale, meno visibile ma altrettanto viva, silenziosa, dinamica, produttiva e fondamentale per l’economia e per l’occupazione.
A loro, ogni giorno, Confartigianato si rivolge per far comprendere che questo è il momento di reagire, di investire in idee, di osare nei progetti che giacciono nel cassetto o nel cuore, magari frenati dalla paura o dall’incertezza del presente.
Ma è proprio nei momenti più difficili che le imprese coraggiose scelgono di investire e crescere.
Non è più tempo di attendere, di lamentarsi o di restare a guardare: è il momento di alzare la testa e prendere in mano il destino economico del nostro territorio.
Oggi per Taranto ci sono centinaia di milioni di euro a disposizione delle imprese per innovare, digitalizzare, ampliare o creare nuove attività.
Sono fondi europei che devono trasformarsi in laboratori di idee e di futuro, non restare numeri nei bandi. Ma queste opportunità non aspettano: chi arriva primo raccoglierà i frutti, chi resta fermo rischia di essere travolto.
Le porte sono aperte anche a imprenditori provenienti da fuori, pronti a investire e radicarsi qui, attratti dalle stesse opportunità che molti di noi osservano ancora con timore o indecisione.
Non permettiamo che ci sottraggano, da sotto gli occhi, le idee, i mercati e il futuro del nostro territorio. Se non agiamo ora, altri lo faranno al nostro posto. È già accaduto, e sarebbe troppo tardi per lamentarsi.
La domanda, allora, è semplice e diretta:
👉 Vogliamo essere protagonisti o spettatori nella rinascita di Taranto?
Non possiamo più permetterci di essere comparse in casa nostra. Dobbiamo tornare a esserne protagonisti.
Non c’è da temere: i vecchi muri settoriali e i falsi guru economici sono stati spazzati via dalla storia, la stessa che ci ha mostrato con crudezza come questo territorio sia stato impoverito socialmente ed economicamente.
Ora serve un nuovo vento, forte e deciso, che parta dal basso — dalle imprese vere, da chi ogni giorno tiene aperta la saracinesca, produce, dà lavoro e investe senza clamori.
Un vento che porti unità, concretezza e visione, che rimetta al centro l’imprenditore tarantino come motore del cambiamento, non come spettatore impotente.
Serve un risveglio collettivo, un movimento fatto di coraggio e determinazione, capace di dimostrare che Taranto non è solo crisi, ma energia, talento e opportunità.
È il momento di crederci davvero: di confrontarsi, osare, fare squadra con i propri consulenti, con le associazioni e con tutti coloro che possono accompagnare un percorso di sviluppo concreto, fatto di innovazione, sostenibilità, export, nuove competenze e nuovi mercati.
Taranto è una città ferita, ma viva. Una terra che, fino al secolo scorso, ha sempre saputo rialzarsi.
Da vent’anni vive in un torpore silenzioso, ma ora è tempo di risvegliarsi.
Serve il contributo di tutti: artigiani, commercianti, startupper, professionisti.
Serve quella scintilla che ha sempre contraddistinto l’imprenditore tarantino – intuito, passione e tenacia – e che può tornare a essere il motore di una nuova economia locale.
Non lasciamo che siano altri a decidere il nostro futuro.
Non restiamo a guardare le opportunità passare.
Il tempo di agire è adesso.
Confartigianato Taranto sarà sempre al fianco di chi vuole mettersi in gioco, di chi ha il coraggio di scommettere su se stesso e sul proprio territorio.
Perché la rinascita di Taranto non è un sogno: è il frutto del coraggio e del fare.














