Nel pieno delle incertezze sul futuro di San Siro e mentre si discute se Milano resterà sede designata per Euro 2032, a sorpresa arriva la candidatura di Matera. L’idea: sostituire il Meazza con un impianto completamente riqualificato, lo “Stadio dei Sassi”, frutto di un project financing da 250 milioni di euro.
Lo slogan scelto dal movimento politico non costituito Fare Matera è chiaro: “Se Milano tentenna, Matera può lanciarsi”. Il gruppo propone una visione alternativa, legando le sorti dello storico stadio lombardo a quelle, più modeste, del “XXI Settembre-Franco Salerno”, che da anni attende un vero rilancio.
«San Siro resta un simbolo capace di attrarre persone e capitali – spiega Francesco Salvatore, referente del movimento – mentre il nostro stadio, pur con un progetto pronto, è fermo a causa dell’inerzia politica. Così rischia di non generare né pubblico né investimenti».
La proposta, elaborata anche con il supporto dell’intelligenza artificiale, immagina un impianto moderno e competitivo. Secondo l’analisi, regioni come Basilicata, Sicilia, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Calabria e Trentino non hanno mai ospitato grandi eventi calcistici internazionali per mancanza di strutture adeguate: nessuno stadio oggi supera i 20 mila posti.
I promotori vedono però benefici considerevoli: dall’ingresso della Basilicata nel circuito dei grandi eventi sportivi all’aumento del turismo e della visibilità internazionale, passando per nuove infrastrutture di mobilità e un rilevante stimolo economico e occupazionale nei settori edilizio e turistico.
Il progetto rappresenterebbe, nelle intenzioni, una svolta non solo per la città ma per l’intera regione. «Abbiamo elaborato una proposta che intreccia innovazione e storia recente di Matera – conclude Salvatore –. Una visione di medio-lungo termine che potrebbe dare finalmente al calcio locale un palcoscenico stabile e adeguato, in linea con la passione dei tifosi biancoazzurri».