Allo stadio Domenico Monterisi, domenica 7 Ottobre, andrà in scena Cerignola-Taranto, partita valevole per la quarta giornata di campionato. Match di cartello tra le due compagini più accreditate alla vittoria finale del campionato. La società gialloblù, se si escludono tre campionati negli anni 30′, con regole e caratteristiche lontanissime anni luce da calcio moderno, non ha mai partecipato a campionati professionistici. Mentre ben più ricca è la storia degli ofantini nei massimi campionati dilettantistici, con ben 19 partecipazioni complessive. Negli ultimi anni, sotto la gestione della famiglia Grieco, il calcio in terra cerignolese ha ripreso a sognare e ad ambire a palcoscenici più alti. Dalla stagione 2014-15, infatti, il club pugliese ha conquistato tre promozioni consecutive arrivando fino alla serie D ridando entusiasmo all’intera piazza.
La storia recente ci racconta di un Cerignola che già nel suo primo anno di ritorno in D aveva allestito una compagine fortissima, pronta a duellare tra le prime della classe. Solo qualche scelta sbagliata in sede di mercato, insieme ad un po’ di sfortuna, vedeva terminare la squadra ofantina al quinto posto finale. Il Cerignola del presidente Nicola Grieco, per la stagione 2018-19, però si è ripetuta nelle ambizioni, allestendo per il secondo anno consecutivo una vera e propria corazzata con l’obiettivo dichiarato della promozione. A guidare i gialloblù un vero e proprio veterano della serie D in Puglia, vale a dire Dino Bitetto.
Ritornando alla più stretta attualità, il Cerignola partito con i favori dei pronostici, è in verità scivolata in queste prime tre partite, totalizzando solo 4 punti su 9, frutto di una vittoria (3-0 a Pomigliano), un pareggio (1-1 con il Sorrento) ed una sconfitta (3-1 a Bitonto). Con il Taranto, che invece viaggia a 7 punti, il club ofantino è pronto a raccogliere una grande occasione per rimettersi in careggiata. La squadra che il Taranto affronterà domenica è sicuramente sulla carta (da sottolinearlo dieci volte) la più “titolata” del girone. Mister Bitetto è solito utilizzare la difesa a tre, anche se non è da escludere domenica la variante a 4 in virtù della squalifica comminata al suo capitano Allegrini. Davanti ai pali un under esperto, Alessandro Abbagnale (98′). Scuola Juve Stabia, alle spalle tre campionati da titolare in D, tra Turris e Cerignola.
La difesa, domenica prossima, quindi orfana di Giacinto Allegrini vedrà sicuramente della partita Giuseppe Abruzzese, espertissimo difensore centrale classe 81 con parentesi anche in Serie A a Lecce. Giocatore roccioso, potrebbe guidare il reparto arretrato con Massimo Pollidori arretrato a difensore centrale (di ruolo naturale centrocampista). Ai lati dovrebbero agire Cascione (under 2000) e Carranante (under 99). La vera forza del Cerignola sta nella rosa ampia e costruita con elementi validissimi. Lo stesso vale per la linea mediana, con calciatori validi quali Alessio Esposito (centrocampista centrale classe 94), oppure la mezz’ala omonima Vittorio Esposito (ex Sambenedettese e Matelica). Il gioco degli under potrebbe vedere all’opera anche Luca Russo, classe 99 al terzo campionato di serie D da titolare. Il giovane gialloblù, potrebbe agire sulla linea difensiva spostando l’eclettico Pollidori nel suo ruolo naturale. La linea offensiva vedrà sicuramente Riccardo Lattanzio come punta di riferimento. Ventotto anni, l’ariete del Cerignola viene da un’annata particolarmente dura con la vecchia Fidelis Andria in serie C, ma comunque condita da 8 reti e 35 presenze. Una carriera, d’altronde, spesa tra serie C e D a suon di marcature (84 in 277 presenze). Al suo fianco con ogni probabilità giocherà Nicola Loiodice, punta esterna classe 92′, ex Brindisi e Andria.
Dalla parte opposta dovrebbe agire e completare la squadra uno tra Longo e Marotta. In avanti mister Bitetto può ulteriormente contare su tanti altri elementi tanto forti quanto duttili tatticamente. Tra questi giocatori del calibro di Giuseppe Siclari (per ora poco spazio per lui) e Ciro Foggia. Un reparto avanzato quindi dotato di bocche di fuoco pericolose e rinforzato da mezze punte ed esterni in grado, facilmente, di fare superiorià numerica. Il Taranto quindi affronterà una vera e propria corazzata in trasferta. Un avversario ferito nell’orgoglio, dopo un inizio non consono alla sua forza. Mister Panerelli dovrà fare attenzione anche allo schieramento tattico che il Cerignola adotterà. Dotata di tanti elementi in grado di far cambiare loro pelle, la squadra ofantina potrebbe schierarsi con un centrocampo a 5 (3-5-2). In quella particolare situazione sarà intelligente, per il Taranto, rinforzare la mediana per non consegnare il possesso palla completamente al Cerignola. L’avversario per i rossoblu è il più ostico. Per il Taranto la più importante occasione per dimostrare di essere lei la regina di questo campionato.
Paolo Fine














