Anche il Gruppo Territoriale del M5S di Taranto ha sottoscritto la lettera aperta indirizzata al Presidente della Provincia Gianfranco Palmisano, al Sindaco di Statte Fabio Spada e al neo sindaco del capoluogo ionico, Piero Bitetti, con un appello chiaro: non firmare l’accordo di programma promosso dal Governo Meloni e dal Ministro Urso sull’ex Ilva.
Un’intesa, quella predisposta a livello centrale, che secondo i firmatari rischia di aggravare ulteriormente le condizioni ambientali, sociali ed economiche del territorio. “Si tratta – si legge nella nota – di un accordo preconfezionato che non rispecchia le reali esigenze della comunità, e che contiene scelte già contestate in campagna elettorale dallo stesso Bitetti”.
In particolare, il M5S critica:
- Il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che prevede un forte aumento della produzione a carbone per altri 12 anni;
- La realizzazione di due dissalatori, uno sul fiume Tara e uno destinato all’industria siderurgica;
- Il possibile arrivo di un mega rigassificatore nel porto di Taranto, considerato un pericolo per il futuro della città come hub turistico e logistico.
«Taranto ha già pagato un prezzo altissimo – dichiarano i pentastellati –. Non possiamo più accettare scelte imposte dall’alto che minano ulteriormente la salute, l’ambiente e le prospettive di sviluppo del territorio».
Il Movimento chiede invece un impegno concreto per un piano di bonifica e riconversione economica sostenibile, rilanciando un messaggio forte alle istituzioni: «Non si perda tempo. Taranto deve restare unita nella difesa del suo futuro e delle nuove generazioni».
Infine, la nota si chiude con un messaggio politico: «Il M5S continuerà a rappresentare un punto fermo per chi si oppone a scelte scellerate. Non arretriamo di un centimetro sui temi identitari della nostra comunità».