![]() |
foto Blunote |
Abbiamo contattato telefonicamente mister Francesco Latartara, artefice lo scorso anno di un’ottima stagione alla guida degli Allievi del Taranto, culminata con l’eliminazione alle fasi nazionali.
Lo scorso anno hai quasi raggiunto un risultato storico per le giovanili del Taranto; cosa fai adesso? Vorresti allenare sempre una formazione allievi o juniores?
Per due mesi sono stato in procinto di essere nuovamente l’allenatore della juniores ma alla fine non ci siamo accordati. Mi dispiace tanto perché quello juniores sarebbe stato un bel campionato da disputare con lo stesso gruppo dell’anno scorso. Sinceramente a me piace allenare queste fasce di età, dagli allievi in su. Adesso mi tengo aggiornato, visionando partite, in attesa di un nuovo progetto.
Qual è la differenza che c’è nell’allenare una squadra di giocatori over rispetto a una formazione di allievi o juniores?
Sicuramente la differenza sta nell’apprendimento che con la prima squadra è più veloce; per quanto riguarda invece i ragazzi, bisogna insegnargli a calciare, i movimenti che devono fare in campo. Io mi soffermo molto sul perché vanno fatti determinati movimenti. A me piace giocare al massimo a due-tre tocchi perché credo che la cosa più bella che possa esistere è esprimere il calcio per quello che è, ossia il superamento dell’uomo nell’uno contro uno.
Domenica inizia il campionato di serie D con il Taranto che affronterà il Bitonto. Come vedi la squadra rossoblù dopo il cambio tecnico che c’è stato tra mister Cazzarò e mister Panarelli?
Sicuramente il Bitonto ha allestito una buona squadra, in difesa ha D’Angelo e Di Bari, a centrocampo Biason e in attacco gente come Picci e Patierno. Mister Pizzulli è molto bravo a lavorare con gli under. Il Taranto anche ha realizzato un organico importante; manca ancora qualcosina a livello di squadra. Non è questione di attacco, a me Favetta piace tanto, poi ci sono Diakitè, D’Agostino, Ancora, Oggiano. Si sta parlando di attaccanti che dovrebbero arrivare nelle prossime ore ma a nomi altisonanti io preferirei un calciatore che conosca la categoria garantendo un certo numero di reti.
Fra quanto tempo si vedranno i valori reali del campionato. Sarà un campionato equilibrato o meno?
Non credo sarà un campionato con una squadra a farla da padrona. Sicuramente il Cerignola ha costruito una grossa squadra, poi ci sono il Taranto, il Savoia e lo stesso Bitonto. Poi, ora i giudizi spetteranno al campo. Sarà un campionato livellato verso l’alto. Non bisogna avere alti e bassi ma essere continui.
Qual è il tuo giudizio su quanto è successo nel calcio italiano in questa estate? Parliamo di squadre fallite, serie B a 19 squadre, ricorsi. Che idea ti sei fatto?
Per me è scandaloso che a tre giorni dalla partenza dei campionati ci sia ancora tutto questo caos. Se però il calcio italiano vuole ritornare ad alti livelli, è necessario abolire la regola degli under. In campo deve scendere chi merita e gli allenatori non devono subire condizionamenti. In fin dei conti, se un ragazzo è bravo giocherà comunque; solo con i grandi accanto i giovani possono crescere.
Andrea Loiacono