Nelle scorse settimane il Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) aveva già sollecitato Governo e Viminale a inviare rinforzi a Taranto per affrontare la crescente ondata di criminalità che sta colpendo la città.
A rilanciare con forza l’allarme è Antonio Digregorio, Segretario Generale Provinciale del Siulp Jonico, che torna a sottolineare la necessità di un rafforzamento urgente della sicurezza alla luce dell’ennesima sparatoria, avvenuta la scorsa notte in pieno centro cittadino. Ignoti, attualmente in corso di identificazione da parte della Squadra Mobile, hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco contro un uomo già noto alle forze dell’ordine, ferendolo gravemente mentre si trovava in strada con la moglie.
«È evidente – sottolinea Digregorio – come negli ultimi tempi vi sia stato un aumento significativo di episodi criminali. Le sparatorie, come quella nel quartiere Tamburi con morti e feriti gravi, quella a Grottaglie dopo l’omicidio del Brigadiere dei Carabinieri Legrottaglie e l’ultima avvenuta in città, continuano a creare un clima di paura e instabilità».
Il Segretario del Siulp ribadisce l’urgenza di interventi concreti: «È necessario che i cittadini si riapproprino della fiducia nelle istituzioni e, per evitare un clima da far west urbano, bisogna investire in sicurezza. Il Viminale deve provvedere quanto prima ad aumentare il numero di poliziotti da inviare in Questura e nelle Specialità, così da contrastare efficacemente l’escalation criminale».
Nel frattempo, il sindacato fa appello alla sensibilità dei parlamentari jonici affinché la questione venga posta con forza all’attenzione dell’attuale esecutivo.
«Come sindacato confederale – aggiunge Digregorio – continueremo imperterriti a pretendere più pattuglie cittadine, più uomini da inserire nella Squadra Volante e un indispensabile investimento di uomini e mezzi presso segmenti operativi fondamentali come Squadra Mobile e Digos, oltre che negli avamposti dei Commissariati di P.S. della provincia».
Il Siulp aveva già chiesto una revisione complessiva della sicurezza urbana, attraverso gli strumenti previsti dalla legge 121/81 e sotto la guida degli organi competenti, Prefetto e Questore in primis. «Serve una celere revisione dei piani per Taranto – conclude Digregorio – così da garantire un approccio più efficace alla gestione della sicurezza pubblica».