di Adriano Meis
Il Canosa ha compiuto un passo decisivo verso la Serie D, grazie al successo per 2-0 nella finale d’andata contro il Deghi. Un traguardo che non riguarda solo il club rossoblù, ma l’intero panorama calcistico regionale, inclusa la città di Taranto e il suo movimento sportivo.
Con la promozione del Canosa, gli equilibri dell’Eccellenza potrebbero cambiare profondamente. Il format del campionato 2025-26 è ancora in discussione, e il Comitato regionale, guidato da Vito Tisci, valuta soluzioni per garantire stabilità. Se l’Eccellenza dovesse passare a 18 o 20 squadre, l’impatto sulle compagini tarantine potrebbe essere significativo, con nuove opportunità per società locali in cerca di rilancio.
Taranto, culla di una grande tradizione calcistica, osserva con attenzione questi sviluppi. Le squadre della provincia, spesso protagoniste nei campionati dilettantistici, potrebbero beneficiare delle modifiche ai format e delle eventuali nuove promozioni. La sfida del Canosa rappresenta quindi più di una semplice finale: è un crocevia che potrebbe ridefinire il futuro del calcio pugliese, Taranto compresa.
Domenica sarà il giorno della verità per il Canosa, ma lo sguardo dei tifosi tarantini è rivolto oltre: verso un sistema che potrebbe offrire nuove possibilità al calcio locale, consolidando il ruolo della provincia jonica nelle competizioni dilettantistiche nazionali.














