di Davide Malavisi
Abbiamo raccolto le dichiarazioni di Dramane Konaté, difensore del Taranto, alla trasmissione Rossoblù, condotta da Gianni Sebastio. Il giocatore ha commentato il pareggio contro il Brilla Campi e lo stato di forma della squadra.
Infortunio
«Oggi ho ripreso gli allenamenti con il gruppo – ha spiegato Konaté –. Con calma riuscirò a rientrare a pieno ritmo e in condizione per tornare in campo. Devo solo lavorare settimanalmente con la squadra per recuperare la migliore forma».
Stato della squadra
«Nonostante siamo partiti più tardi rispetto ad altre squadre, devo dire che stiamo andando bene – ha dichiarato il difensore –. Non useremo quest’alibi: daremo il massimo perché sappiamo qual è il nostro obiettivo. Ci aspettano tantissime partite e non possiamo permetterci di perdere il primo posto. I pareggi che otteniamo dipendono da come prepariamo le partite: sicuramente ci saranno match complicati, ma dobbiamo rimanere sempre in alto. Brindisi e Bisceglie restano le squadre da battere».
Condizione fisica
«All’inizio non è stato facile perché siamo partiti praticamente da zero – ha continuato Konaté –. Le nostre amichevoli sono state quasi le prime giornate di campionato. Il mister ha fatto un ottimo lavoro, ma il top della forma è ancora da raggiungere».
Partita contro il Brilla Campi
«Sapevamo di affrontare una squadra tosta – ha aggiunto –. Siamo stati bravi a limitarli, soprattutto sui singoli offensivi, e la partita è stata preparata bene. Ci è mancato solo il gol. Bisognava essere pronti, e onestamente l’unica cosa che rimprovero è la mancanza del gol. Ora pensiamo alla prossima partita».
Coppa Italia e campionato
«Sappiamo bene quale sia la situazione – ha detto ancora Konaté –. Ci stiamo impegnando su tutti i fronti: giocheremo la Coppa Italia al 100%, così come stiamo facendo in campionato».
Tifosi
«Il pubblico ci ha fatto sentire il suo calore, anche se era meno numeroso del solito. La piazza è molto importante: io ho giocato in tante città, ma Taranto le batte tutte – ha concluso –. Il mister Panarelli, che ho avuto a Manfredonia, mi ha detto che sono nella città più bella del mondo; è mio dovere onorare questa maglia».