Una giornata storica per Taranto: dopo anni di abbandono e ripetuti atti di vandalismo, riapre l’Oasi “Palude La Vela”, prezioso scrigno di biodiversità del territorio jonico.
La Giunta comunale ha approvato l’affidamento al WWF della gestione dell’area, chiusa dal 2017 a seguito di una serie di incendi. L’accordo, siglato con WWF Taranto, prevede un protocollo triennale senza oneri per il Comune e garantirà sorveglianza, attività di prevenzione incendi, escursioni guidate e monitoraggi sistematici della ricca biodiversità presente.
“Con il sindaco Bitetti abbiamo ritenuto il WWF il soggetto più adatto alla gestione dell’Oasi – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Fulvia Gravame – perché ha dimostrato competenza, presenza e impegno costante nelle vicende ambientali del territorio. L’accordo rappresenta non solo la rinascita di un’area naturale simbolo del territorio tarantino, ma anche un modello di collaborazione virtuosa per la gestione sostenibile di altri siti. Un particolare ringraziamento va al personale della Direzione Ambiente per il supporto che ha reso possibile la riapertura.”
Soddisfatto anche Gianni De Vincentiis, presidente WWF Taranto:
“La riapertura dell’Oasi è un obiettivo che inseguivamo da anni. Oltre a restituire fruibilità ai cittadini, ci occuperemo anche di sorveglianza e prevenzione incendi boschivi, con l’installazione di nuove telecamere. Dove non presidiamo, i territori rischiano di essere lasciati all’inciviltà. Abbiamo inoltre avviato una riconversione ambientale con l’installazione di arnie per le api.”
Alla conferenza stampa è intervenuta anche Lara Marchetta, presidente WWF Italia, che ha ricordato:
“Dal 1960 il WWF ha creato in Italia una rete di oltre 160 Oasi. La Palude La Vela si aggiunge come tassello fondamentale per la protezione della biodiversità. La fruizione responsabile è essenziale per cambiare l’approccio ai territori: oggi è una giornata importante per la città di Taranto e per il WWF.”