Il Taranto calcio, nella sua lunga storia rossoblu (quest’anno, a luglio, festeggerà novantatré anni), ha avuto un rapporto con la colonia di atleti argentini, già dalla fine degli anni ’30, che ha visto tanti di loro calcare i vari campi, da quello dell’Arsenale, al Corvisea, al Valentino Mazzola, al Salinella e poi all’Erasmo Iacovone, dalla serie B alla serie D, protagonisti di tanti campionati, ovviamente con alterne fortune.
Alla fine degli Anni Trenta, il Taranto, nella stagione 1938 – 39, nella in serie C, ingaggiò il difensore Arcangelo Di Reda, nato a Mar de Plata, il 10 gennaio 1912, proveniente dal Bisceglie, che in quella stagione contabilizzò 22 presenze, non collezionando nessuna marcatura. Al termine di quella annata fu ceduto al Savoia, sempre in serie C.
Trascorsero dieci anni e nella stagione 1949 – 50, l’Arsenaltaranto, nel campionato di serie B, ingaggiò, il centrocampista Carlos Bello (secondo atleta “blanco celeste”), nato a Buenos Aires, il 5 dicembre 1925. Uomo del centrocampo rossoblu, collezionò dieci presenze con due marcature realizzate. La stagione successiva si trasferì in Portogallo, trasferendosi prima Lisbona, giocando nello Sporting e successivamente ad Aveiro, militando nella locale squadra del Beira Mar.
Il Taranto negli anni ’60, riprendendo la denominazione originaria, militò lungamente in serie C, poi negli anni ’70, ritornato in serie B, affrontò tanti campionati palpitanti, con salvezze conquistate nei novanta minuti finali e, in qualche occasione, in maniera rocambolesca.
Nel campionato 1980 – 81, in serie B, i rossoblu presentarono nella propria rosa, il terzo atleta argentino della storia, il portiere Walter Ciappi, nato a Buenos Aires, il 28 aprile 1952. Portiere estroso, in quell’annata difese la porta ionica per tutta il campionato, collezionando 38 presenze, superato dagli attacchi avversari 32 volte. L’anno successivo, lasciato Taranto, fu ingaggiato dal Campobasso dove in quattro anni fu anche li titolare quasi inamovibile (con ben 140 presenze tra i molisani).
Per vedere atleti argentini, in riva allo Ionio, si attesero ben ventidue anni, nella stagione 2003- 04, in serie C1, quando la formazione rossoblu, annoverò nelle sue fila, gli attaccanti Rodrigo Stalteri, nato a Capital Federal, il 7 novembre 1975, con 3 presenze al suo attivo e Jonathan Vidallè, nato a Buenos Aires, il 4 febbraio 1977, autore di 2 goal in 13 gare giocate.
Dopo alcune stagioni, il Taranto ripercorse la pista sudamericana, ingaggiando, nella stagione 2006 – 07, in serie C1, il centrocampista Maximiliano Cejas, nato a La Plata, il 7 febbraio 1980, cuore pulsante della metà campo ionica, nella sua prima stagione, collezionò 28 presenze, ed una rete realizzata nella stagione regolare, quindi nei play off fu presente in altre due gare (complessivamente 30 gare e 1 goal). Quella annata gli valse la riconferma nella stagione successiva, 2007 – 08, dove alle 27 presenze ed 1 goal nella stagione regolare sommò altre 2 presenze nei play off per un totale di 29 presenze ed 1 goal realizzato. Questa stagione, fu l’ultima in casacca rossoblu, prima di trasferirsi, sempre in C1 a Benevento.
A sorpresa, nella stagione 2008 – 09, in Prima Divisione (attuale serie C) tra gli ionici, arrivò il centrocampista Fernando Horacio Spinelli, nato a Buenos Aires, il 26 agosto 1982, che giocò solo 6 gare nella prima annata. Nella successiva 2009 – 10, l’atleta arrivo fino a gennaio 2010, quando, senza alcuna presenza, si trasferì alla Cavese (dove in 13 gare realizzò una rete).
Sempre nella stagione 2009 – 10, il Taranto, in Prima divisione, ingaggiò altri due atleti bianco celesti, il primo, un centrocampista, Julian David Magallanes, nato a Casilda, il 02 marzo 1986, che collezionò solo 3 presenze in quella annata, tanto che nel luglio 2010 passò al Cittadella, in serie B. Il secondo atleta che arrivò nella Città Bimare fu l’attaccante Lucas Correa, nato a Rosario, il 3 febbraio 1984, che in dieci presenze realizzò tre reti. L’anno successivo, sempre in C1, approdò in Emilia Romagna, a Ravenna (13 presenze ed 1 rete).
Il Taranto, nell’era post D’Addario, vide nella stagione 2012 – 13, in serie D, l’arrivo in rossoblu dell’attaccante Hernan Rodolfo Molinari, nato a La Plata, l’11 settembre 1982, divenuto presto beniamino della platea dello Iacovone, con 20 presenze e 13 goal. La stagione successiva, 2013 – 14, confermatissimo, la impreziosì con 23 goal nelle 28 presenze collezionate. Dopo quella stagione, fu ingaggiato dal Brindisi ed anche lì confermò il suo stato di grazia con 20 goal in 31 incontri giocati.
Nella stagione 2016 – 17, in Lega Pro (attuale serie C), il Taranto, nella sessione invernale di mercato, ingaggiò, l’attaccante Juan Manuel Cobelli, nato a Rosario, il 27 febbraio 1988, arrivato in rossoblu come la ” Tigre della Malesia”, per la sua militanza nel massimo campionato della nazione asiatica, nelle sue 7 presenze non realizzò alcuna marcatura e rescisse, anticipatamente, il contratto con la società tarantina, prima della conclusione del torneo.
Per vedere altri atleti provenienti dall’Argentina, arriviamo ai nostri giorni, nella stagione 2019 – 20, nell’attuale serie D, quando in estate, il Taranto ingaggiò l’attaccante Leandro Guaita (dal Potenza), nato a La Plata, il 19 maggio 1986, imparentato con l’ex Hernan Molinari, presente 25 volte in campionato ed autore di un goal. Nella sessione invernale del calciomercato con i professionisti sono giunti altri due atleti d’oltre oceano, ovvero gli attaccanti Emiliano Olcese (dal Casarano), nato a Capital Federal, il 14 maggio 1983, con 10 presenze collezionate e l’attaccante Gustavo Emanuel Actis Goretta (proveniente dalla Recanatese), nato a Carhué, l’1 gennaio 1989, con 10 presenze ed 1 goal marcato.
Come si vede il Taranto ha usufruito delle prestazioni di 14 atleti argentini di cui un portiere (Ciappi), un difensore (Di Reda), quattro centrocampisti (Bello, Cejas, Magallanes e Spinelli), otto attaccanti (Cobelli, Correa, Actis Goretta, Guaita, Molinari, Olcese, Stalteri e Vidallè), nativi di varie città dell’Argentina e precisamente Buenos Aires (Bello, Ciappi, Spinelli e Vidallè), Rosario (Cobelli e Correa), La Plata ( Cejas, Guaita e Molinari), Capital Federal (Olcese e Stalteri), Mar de Plata (Di Reda), Carhué (Actis Goretta), Casilda (Magallanes). Come si evince tra Taranto e l’Argentina, terra della Pampa, vi è un filo ideale, quale legame tra il nostro territorio e lo stato sudamericano e gli atleti giunti in riva allo Ionio, al netto delle situazioni incontrate, hanno comunque , nel bene o nel male, lasciato un segno, indelebile o meno, che conferma la trama tra il nostro Paese e quello in cui il calcio è amato e sentito come da noi.
Se dovessimo riprendere il campionato, sicuramente in futuro, a patto che siano valenti ed attaccati alla maglia, non dispiacerebbe vedere in riva allo Ionio, altri calciatori bianco celesti, in qualunque zona del campo, sempre a patto che possano permettere il salto di qualità, necessario a rientrare, quanto prima, in serie C.
Questi però saranno argomenti da affrontare, a bocce ferme, dopo il termine ufficiale della stagione che l’attuale pandemia non permette di prevedere la sua ripresa al fine del completamento naturale del campionato.