di Fabrizio Di Leo
Martedì 13 giugno, allo Zaccheria di Foggia, andrà in atto la rappresentazione tra Foggia e Lecco per determinare quale sarà la quarta compagine che farà compagnia a FeralpiSalò, Reggiana e Catanzaro, nella serie B edizione 2023 – 24.
Nello storico impianto dauno, i rossoneri, reduci dall’impresa di Pescara, affronteranno il Lecco di Foschi, formazione insidioso e ardua da superare, visto il curriculum, scritto in questi play off nazionali. I lombardi, infatti nei due turni precedenti sono stati capaci di eliminare prima il Pordenone, testa di serie del girone A (2^ in classifica), quindi il Cesena (2° nel girone B), partendo, in entrambe le circostanze, dalla sconfitta in gara uno, sul proprio campo.
In effetti i lacustri, recandosi in Puglia, potrebbero incutere preoccupazioni ai rossoneri di Rossi, proprio per l’atteggiamento esterno che, a Pordenone e Cesena, ha pagato con due successi convincenti e sinonimo di robustezza difensiva, contrariamente alle esibizioni casalinghe, coincise con altrettante due sconfitte, ribaltate nel ritorno.
Costa, Peralta, Ogunseye e Frigerio per i foggiani, avranno il compito, al cospetto di uno Zaccheria “sold out”, di imporre il loro gioco, creando le occasioni che il reparto offensivo, principalmente dovrà concretizzare in modo da presentarsi, in Lombardia, domenica 18 giugno, con un vantaggio rassicurante.
La “zona Foggia”, ovvero la capacità dei dauni di trovare le marcature decisive nei minuti finali di gara (supplementari inclusi), potrebbe risultare essere determinante anche in questa occasione, ma non si dovranno assolutamente sottovalutare i bomber blu celeste, ovvero Pinzauti, Giudici, Ilari e Buso, con Mercadante, killer aggiunto, tutti micidiali, nei momenti topici dei match.
Pronostici che, sulla carta, dovrebbero pendere a favore dei pugliesi, ma la prudenza non sarà mai troppa, in considerazione dei due volti degli ospiti, quasi fossero novelli Dr. Jekyll e Mr. Hyde, irriconoscibili in casa e travolgenti in trasferta..
Al campo, l’ardua sentenza, ma poiché sarà il primo atto di una rappresentazione che si svolgerà su 300 e passa minuti (supplementari compresi), dovremo attendere, sicuramente, il ritorno sul Lago di Como, nella penultima domenica di giugno.














