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Taranto, Capuano: “Sono rimasto qui per l’amore del popolo rossoblu”

Foto Maurizio Mazzarella

Taranto, Capuano: “Sono rimasto qui per l’amore del popolo rossoblu”

"In un momento in cui ho fatto benissimo, sarebbe stato troppo facile andare via e sarei andato via da grande vincitore"

di Domenico Ciquera

Le parole, a 360°, di mister Capuano, nella conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio.

Terzo anno a Taranto – Lasciando perdere il campo e i risultati che sono frutto di tante componenti, io penso di essere un uomo d’onore. Inizio con questa frase: per me sarebbe stato facile non essere qui seduto per quello che ho fatto nei due anni precedenti. Però, come ho detto in tante situazioni, ci sono delle cose che vanno oltre. Tanti miei colleghi dicono: “Ho scelto quella squadra pur avendo altre squadre”. Io sono rimasto a Taranto per due motivi: uno, per la forte volontà della proprietà e due, per l’amore illimitato del popolo tarantino verso la mia persona. Sul mio cellulare ci sono delle proposte di tante squadre. Penso che quando un allenatore o un manager ottiene risultati notevoli come quelli che abbiamo ottenuto noi, è normale che susciti interesse. In un momento in cui ho fatto benissimo, sarebbe stato troppo facile andare via e sarei andato via da grande vincitore. Per queste due motivazioni che ho appena nominato, le aspettative sono altissime e l’impegno sarà molto più duro. So che le mie responsabilità sono altissime; so di essere in una delle piazze più belle e calorose d’Italia. Da parte mia, ci sarà un impegno notevolissimo per ripartire da dove eravamo rimasti. Ho seguito tante trasmissioni, ho sentito dire tante cose, tanti ergersi a professori universitari del calcio, non solo per le componenti intrinseche del campo ma anche nella fase gestionale. Sono qui per rassicurare e dire tutte le verità al popolo tarantino.

Crecco e De Santis – Il Taranto non fa follie, non ne ha mai fatte, almeno durante la mia gestione. Sono giocatori di Lega Pro che hanno un contratto giusto per la categoria. Noi follie le abbiamo fatte solo per un calciatore, che poi siamo stati bravi ed è stato bravo il giocatore ad andare via. Follie il Taranto non ne fa, Capuano non fa follie perché la propria firma non sarà mai messa su qualcosa di cui non è convinto. Sono giocatori che hanno un contratto normalissimo per la categoria. Sono bravi, sono andati in altre squadre, solo perchè non erano confacenti con il progetto. Cercheremo di trovare una soluzione, sono due calciatori del Taranto Calcio e quindi vanno trattati come tutti gli altri, ma con grande onestà dico che non rientrano nei miei piani.

Vannucchi – Gianmarco l’ho preso la notte che siamo tornati da Torre del Greco l’anno scorso, dopo il mio debutto con la Turris. Quella notte decisi di dover cambiare il portiere senza dire niente a nessuno e senza confrontarmi con nessuno. La mattina chiamai Gianmarco con Luca Evangelisti e gli chiese se gli facesse piacere venire a Taranto. Lui si precipitò e venne immediatamente. Gli facemmo un contratto biennale. Gianmarco è uno dei giocatori che io ricorderò con più affetto; è stato il mio capitano, quello a cui ho dato la fascia. Gli avevamo prolungato il contratto per altri due anni, alla presenza del suo agente, Galli. Dopo un mese abbiamo saputo che questo contratto non era stato depositato. Io, con estrema immediatezza, lo dissi a Gianmarco e siamo avanti fino alla fine del campionato. Gianmarco era in scadenza. Nel momento in cui ho iniziato a lavorare per il Taranto Calcio, dovendo costruire la squadra, le prime telefonate sono state a Galli e poi a Gianmarco Vannucchi, perché la mia grande intenzione era quella di ripartire dal mio capitano, uno dei giocatori simbolo del Taranto, uno dei giocatori e uomini più importanti che noi avessimo mai avuto a Taranto. Mi sono subito accorto che le aspettative del ragazzo e del suo entourage erano quelle di provare a giocare in una categoria superiore e non c’erano i margini per far rimanere Gianmarco a Taranto. Una scelta legittima. È normale che sostituire Gianmarco non sará una cosa semplice. Ci siamo adoperati comunque trovando una batteria di portieri capaci. Penso che sia stato il ruolo più difficile da ricoprire. Non ci siamo fatti trovare impreparati e penso di aver preso un portiere molto importante, ne prenderemo altri due e penso che domani mattina lo annunceremo.

Loliva – Mi ha chiama e mi ha detto di voler fare un’esperienza da titolare. E io gli detto che se ne era convinto prr noi andava bene. Non abbiamo mandato via nessuno noi.

Stadio – Ho parlato con il presidente e gli ho chiesto due cose. La prima è lo stadio, perché il campo diventa determinante. Tutti i sacrifici che stiamo facendo per costruire una squadra competitiva richiedono un campo pieno. Il campo pieno lo hai se fai risultati e se la squadra è degna. Poi ho sentito parlare di tante cose, ma il presidente ha smentito il ridimensionamento e il ricorso al minutaggio. Io non sarei mai rimasto per un ridimensionamento, anche se il presidente mi avesse incatenato e fossi rimasto due anni a casa senza stipendio. Non sarei mai rimasto su qualcosa che abbiamo costruito con il sudore e con il sangue. Se il presidente avesse detto determinate cose, io non mi sarei mai seduto qui. Io non tradisco mai la fiducia, non tradisco mai l’amore, non tradisco mai le aspettative. A me interessa che il campo sia lo Iacovone e che ci sia quella gente che, come ha detto il vostro collega di Sky, crea un’atmosfera da Champions League.

Minutaggio – L’altra cosa che ho detto riguarda il minutaggio e i giovani. Per me, in Serie C, il minutaggio è la cosa più falsa che possa esistere. Ho sentito dire di 400-500 mila euro. Con il minutaggio fai questi numeri se hai un settore giovanile di tua proprietà, dove prendi il 140-150%. Io, personalmente, ho fatto minutaggio con il Taranto in tutte le partite. Se qualcuno pensa che il Taranto si sia arricchito, non è vero, perché noi abbiamo preso 184 mila euro per far giocare i giovani in tutte le partite. Avevamo giovani del Taranto Calcio, quindi in quel campionato Ezio Capuano ha fatto giocare gli under in tutte le partite, totalizzando 184 mila euro. Ho fatto giocare un giovane sempre per 30 partite, un under richiesto da tutta Italia, Enrici. Stamattina abbiamo avuto l’ennesima richiesta da una squadra di Serie B per lui. Se uno è bravo e mi date l’opportunità di far giocare 10 giovani forti, ne faccio giocare 11. Ma andare a prendere 10 giocatori solo per il minutaggio è una scelta rischiosa. Oggi abbiamo fatto una scelta importante prendendo Armenise, un uomo di grande spessore. Non me ne voglia nessuno, ma programmare un minutaggio preciso a Taranto non lo farei mai. In una città come Taranto, che ha un potenziale di 12 mila spettatori, non puoi fare calcoli con la calcolatrice. Come ho fatto io, e per colpa mia a Giugliano ho perso la partita perché stavamo dominando, ma per non rompere il minutaggio abbiamo perso 3 punti. Il minutaggio va fatto se hai un settore giovanile importante alle spalle. Mi auguro che il Taranto lo sviluppi, creando una Primavera dove inserire i calciatori di proprietà per ottenere il 140%. Quando vai alla Lazio o all’Empoli, devi convincere il procuratore, la mamma, la fidanzata, la suocera, la compagna del padre. È difficilissimo. La Juve Stabia ha vinto con i giovani? Non è vero. La Juve Stabia ha vinto con tre giocatori che hanno giocato sempre. Da quando Baldi si è infortunato, la Juve Stabia non ha fatto più minutaggio e ha preso Andreoni. La Juve Stabia ha ottenuto 170 mila euro in meno di quello che ha preso il Taranto l’anno prima con due calciatori, Romeo e Leoni. Io avrei speso tantissimi soldi per prendere Romeo, ma non ce l’hanno portato.

Kanoute – Quando ho preso Kanoute, lui era in difficoltà. L’Avellino lo aveva messo fuori lista. Ho creduto in lui e ho preso un grande uomo. Quando si è presentato il procuratore, c’è stata una trattativa. In quella trattativa siamo stati bravi a inserire una clausola, perché nessuno credeva in Kanoute. Nella sua carriera non aveva mai fatto 13 gol; li ha fatti a 31 anni. Noi siamo stati fenomenali ad alzare la clausola risolutiva e oggi mi prendo il merito. Kanoute è stato fondamentale e ha portato una plusvalenza.

Modulo – Sicuramente ripartirò dalla difesa a tre, che è un mio dogma. Poi costruirò una squadra che ha dato grandi soddisfazioni, una sorta di 3-4-2-1 o 3-4-3. Prenderò qualche giocatore duttile a centrocampo per poter cambiare sistema di gioco in corso o in fase iniziale. Quindi, un 3-5-2. Cercherò di prendere giocatori che possano variare più sistemi di gioco, ma l’aspetto iniziale sarà la difesa a tre.

Montalto – È un grosso giocatore ma è di proprietà della Casertana. Qualunque giocatore può venire a Taranto. Se io fossi un giocatore, verrei a piedi a Taranto. Pensate che noi possiamo, almeno sotto l’aspetto di chi si vuol sentire giocatore, giocare a Taranto è tantissima roba. Non sono peró a conoscenza di nulla riguardo Montalto.

Calvano – Calvano ha un contratto con il Taranto ed è incedibile. Può venire anche il Real Madrid, Calvano non si muove da Taranto. Mi chiama in continuazione il procuratore. Calvano è un nostro giocatore e lo teniamo stretto, così come teniamo stretto Ferrara. Calvano è imprescindibile. Quando l’ho preso, qualcuno ha anche riso. Dobbiamo tranquillizzare chi vive per questa maglia tutta la settimana. Calvano è incedibile, ma nel calcio tutto può accadere. Ferrara è incedibile, ma se arriva una squadra come il Verona, come è accaduto con Antonini, che era richiesto da Catania, Trapani e Crotone, ma è andato al Catanzaro, una squadra di Serie B, devi pensare alla carriera del ragazzo. Calvano è incedibile, quindi a tutte le società che ci ascoltano: toglietevelo dalla testa e cercate un altro giocatore.

Luciani – Stamattina ho parlato con il procuratore. L’intenzione del Taranto è quella di tenere Luciani, ma è un lavoro sempre tra entrambe le parti.

Miceli – Sono legato a Miceli. A Torre del Greco non giocava, era fuori dal progetto. Io ho sostituito quel giocatore col giocatore più importante che avevamo, Antonini, e questa scelta si è rivelata vincente. Miceli è un giocatore di proprietà della Turris, un calciatore che si è comportato benissimo, un grande ragazzo, un giocatore importante che io ho portato perché ne conoscevo le qualità, avendolo già avuto a San Benedetto del Tronto. Sicuramente penso e ne sono convinto che Miceli farebbe l’impossibile per venire al Taranto, ma oggi è un giocatore della Turris.

Matera – È un giocatore del Taranto Calcio.

Attacco – Orlando l’ho chiamato io personalmente e ho parlato con il suo procuratore. C’è interesse a tenere Orlando. Per Fabbro, c’è un discorso avviato anche per lui, perché l’intento è di trattenerlo. De Marchi è nostro e l’abbiamo contrattualizzato per 2 anni.

Zoccolo duro – Smontare significa fare delle scelte, e chi fa delle scelte si assume le paternità delle stesse e poi ne deve dare conto a una città e a una provincia. Essere soggetti delle scelte non si può, mi riferisco in particolare a Vannucchi e Kanoute: lì siamo stati oggetti della scelta, due situazioni diametralmente opposte. Vannucchi sicuramente aveva un contratto in piedi, però nel momento in cui ho ripreso le redini del comando (che non ho mai perso), la prima telefonata l’ho fatta a Vannucchi. La ferma volontà del Taranto era che Vannucchi rimanesse. Io sarei andato in macchina, avrei portato lui, la bambina e la bellissima moglie a Taranto. Lo sto dicendo anche a chi dovrà prendere il posto di Vannucchi, ma la mia sicurezza è illimitata. Kanoute ha usufruito di una clausola che il Taranto Calcio è stato abilissimo a elevare quanto più possibile. L’anno scorso nessuno credeva in Kanoute, ma il Taranto Calcio è stato fondamentale per lui, così come Kanoute è stato determinante per il Taranto. Tuttavia, l’abbiamo subita. Quindi, quando si fanno delle scelte, chi le fa si prende la responsabilità delle stesse. Ecco perché ho parlato di Calvano e Ferrara, che hanno un contratto con il Taranto. Kanoute aveva un contratto e ha deciso di sfruttare quella clausola insieme al procuratore. Complimenti a chi ha preso Kanoute, perché prende un grosso giocatore e un grande ragazzo. Noi comunque abbiamo ottenuto una plusvalenza. Bifulco è sotto contratto con il Taranto. Poi ci sono dei giocatori in scadenza con cui stiamo parlando, però il cuore va messo da parte. È normale che qualunque giocatore del Taranto si aspetti qualcosa di importante per il campionato che ha fatto. Poi c’è la fase gestionale. Non me ne voglia nessuno, ma non faremo mai follie: non abbiamo la potenzialità di tante altre squadre.

Gruppo – Ci sono giocatori di nostra proprietà, su cui decidiamo noi, e giocatori per i quali bisogna andare in trattativa. Quando si fa l’azienda, si parla di sostenibilità e di quant’altro. Quando si va a fare un contratto, se sei una persona che sa di calcio, soprattutto onesta, avendo dei principi e facendo l’aziendalista, devi valutare il calciatore che vai a prendere, l’età che ha, e fare il contratto altrimenti è facile distruggere le aziende. Tanti giocatori del Taranto in questa stagione sono stati bravissimi, tutti, perché io questo gruppo me lo porterò fino al giorno in cui vivrò. Li ringrazierò vita natural durante, come loro dovranno ringraziare me, perché ho avuto la forza e il coraggio di prenderli dopo annate non brillantissime. C’è l’aspetto del campo e l’aspetto del cuore. I calciatori del Taranto hanno dato lustro a una città e portato il nome di Taranto e questa maglia in maniera notevolissima in tutti i campi d’Italia. Dopo la partita di Vicenza, il mio spogliatoio sembrava quasi l’anticamera di una sala mortuaria: li ho visti piangere tutti, e anche alla mia età mi sono commosso. Il valore di questi calciatori ha superato quello dell’uomo. Ci vuole la volontà di voler continuare, quindi nessuno può pensare che abbiamo abbandonato questi ragazzi. Anche la volontà di Andrea Loliva, a cui io voglio molto bene, eppure non l’ho mai fatto giocare se non in Coppa Italia perché aveva un mostro sacro davanti.

Settore giovanile – Ho portato un 2009 per due mesi con la prima squadra, Turbato. Se c’è un giocatore meritevole e non lo faccio giocare, sono da ricovero. Sicuramente mi auguro che il settore giovanile del Taranto sia all’altezza. Faccio un in bocca al lupo a Pietro Armenise, un nome di notevole esperienza e qualità. È normale che, se ci dovesse essere nell’immediato un calciatore pronto per la prima squadra, io sarei il più contento del mondo. Speriamo che ci siano nel nostro settore giovanile quanti più giocatori di Taranto e provincia, senza dover portare giocatori da fuori.

Staff – Chi lavora bene deve proseguire. Abbiamo uno staff di grande qualità. Ci sarà solo un cambio, sarà ampliato lo staff. Avremo un collaboratore tecnico che sarà Antonio Marino. Il mio secondo sarà Zangla. I due preparatori atletici sono di una qualità illimitata, quindi sia Rizzo che il professor Circelli rimarranno. Cambieremo il preparatore dei portieri per volontà di Marinacci, che ha deciso così. A breve vi diremo chi sarà il nuovo preparatore dei portieri.

Tags: Taranto FC 1927
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