Un tragico episodio di violenza ha sconvolto il mondo del basket italiano. Nella serata di ieri, lungo la statale Rieti-Terni, un pullman con a bordo tifosi del Pistoia Basket è stato colpito da una pioggia di pietre e mattoni. Nell’aggressione ha perso la vita uno dei due autisti, Raffaele Marianella, colpito mortalmente alla testa.
Il procuratore di Rieti, Paolo Auriemma, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Le indagini, coordinate dalla Squadra Mobile e dalla Digos, hanno portato al fermo di tre ultras legati a movimenti dell’estrema destra, appartenenti alla cosiddetta Curva Terminillo. Tutti sono stati condotti in carcere dopo l’emergere di gravi indizi di colpevolezza.
Dalle prime ricostruzioni, l’assalto sarebbe stato organizzato attraverso alcune chat WhatsApp, dove si parlava apertamente di una “missione punitiva” contro i tifosi pistoiesi. Gli inquirenti ritengono che l’agguato fosse premeditato.
La società Sebastiani Rieti ha espresso cordoglio per la morte dell’autista e ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile contro i presunti responsabili, denunciando il grave danno d’immagine subito.
Nel frattempo, la Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), riunitasi d’urgenza sotto la guida del presidente Gianni Petrucci, ha disposto che tutte le partite casalinghe di Rieti si disputino a porte chiuse fino alla conclusione delle indagini.
Il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha chiesto “un segnale forte, affinché logiche criminali non contaminino lo sport”. È stata inoltre annullata l’amichevole tra la Nazionale e la Sebastiani Rieti, prevista per mercoledì.
Un minuto di silenzio e il lutto al braccio accompagneranno tutte le gare di questa settimana, in memoria di Raffaele Marianella.