di Matteo Di Castri
Dopo la sconfitta di misura contro il Ferrandina, l’allenatore del Martina, Giuseppe Laterza, ha analizzato la prestazione dei suoi uomini, sottolineando gli aspetti su cui sarà necessario lavorare per ritrovare subito la giusta mentalità.
La gara
«Era la partita che avevamo preparato sia dal punto di vista tecnico-tattico che mentale. Sapevamo che sarebbe stata una gara complicata, contro una squadra che si chiude bene e che sfrutta molto le palle inattive. Nel primo tempo abbiamo gestito il possesso palla ma ci siamo resi poche volte pericolosi, al di là del gol annullato. Nella ripresa siamo stati meno lucidi e abbiamo preso gol sull’unica vera occasione del Ferrandina, su un calcio d’angolo che abbiamo praticamente regalato.»
L’episodio tecnico
«Conoscevamo la loro forza sulle palle inattive e dovevamo essere più sereni nella gestione e più attenti in marcatura. Dopo il gol, però, non c’è stata la reazione da grande squadra, e questo è un aspetto su cui dobbiamo assolutamente lavorare. È la seconda partita consecutiva in cui andiamo sotto e non riusciamo a reagire nel modo giusto.»
L’atteggiamento
«Abbiamo provato in tutti i modi a rimettere in piedi la partita, buttando tanti palloni in area, ma non siamo mai riusciti a colpire. Loro sono stati più bravi nei duelli, hanno difeso con ordine, e noi non siamo stati abbastanza cattivi o determinati. In Serie D bisogna saper essere meno belli e più concreti, più arrabbiati quando serve.»
Il rigore reclamato
«Indipendentemente dal contatto in area, dovevamo fare meglio prima. Le partite si vincono nei duelli e nella determinazione, non possiamo affidarci alla fortuna o a un episodio.»
Lo sguardo avanti
«Tutte le partite sono importanti, ma adesso dobbiamo analizzare bene gli errori commessi oggi. C’è ancora tanto da migliorare, soprattutto nell’atteggiamento quando andiamo sotto nel punteggio. Quando le squadre vogliono giocare, riusciamo a esprimerci bene, ad attaccare gli spazi. Ma in partite come questa, dove prevalgono i duelli, dobbiamo diventare più cattivi e più presenti mentalmente.»
Il carattere
«I ragazzi si impegnano, ci mancherebbe, ma serve più rabbia. Solo così potremo fare il salto di qualità e affrontare queste sfide con lo spirito giusto.»














