«Si perde il conto degli atti parlamentari, fra cui molte interrogazioni a mia firma, rivolte al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini per chiedere la celere messa in sicurezza di alcune arterie stradali che collegano il capoluogo ionico.
Una volta smantellato pezzo per pezzo il piano infrastrutturale connesso ai Giochi del Mediterraneo 2026, che nel Governo Conte II prevedeva ingenti investimenti per l’ammodernamento della SS100 e della SS7, il Ministro Salvini ha ben pensato di nascondersi sotto una foglia, fingendo di aver dimenticato i tanti proclami elargiti per meri fini propagandistici a Taranto e provincia fino a pochi mesi fa».
Lo dichiara in una nota il Senatore Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e componente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Sistema Bancario, Finanziario e Assicurativo, commentando il tragico incidente avvenuto il 3 novembre nei pressi di Mottola, all’altezza di San Basilio, in cui hanno perso la vita due persone a seguito di uno scontro fra un tir e un furgone.
«Mentre chi dovrebbe preoccuparsi di trasformare la Taranto-Bari da mulattiera in una strada a due carreggiate e doppia corsia per l’intero tragitto tace – prosegue Turco – si continua ad assistere a tragedie annunciate. Non è sufficiente dare due pennellate di bianco per disegnare una zona neutrale o riempire la strada di autovelox: la messa in sicurezza di un’infrastruttura è altra cosa.
Sarebbe opportuno – conclude il senatore – che il Governo intervenisse con urgenza per garantire la sicurezza delle tante “strade della morte” presenti in Italia, a partire proprio dalla Taranto-Bari, e che il Ministro Salvini smettesse di privilegiare progetti infrastrutturali altamente speculativi come il Ponte sullo Stretto, di recente bocciato dalla Corte dei Conti».














