Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, è tornato oggi a Taranto per una nuova visita di monitoraggio dei lavori in vista dei XX Giochi del Mediterraneo 2026, rispettando l’impegno di seguire da vicino, con cadenza mensile, l’avanzamento delle opere infrastrutturali.
Ad accompagnarlo nel sopralluogo sono stati il Commissario di Governo e Presidente del Comitato Organizzatore, Massimo Ferrarese, il Direttore Generale del Comitato, Carlo Molfetta, e il Sindaco di Taranto, Piero Bitetti, insieme alla squadra tecnica incaricata del coordinamento dei progetti. La delegazione ha visitato i principali cantieri cittadini, tra cui lo Stadio Iacovone, il Centro Sportivo Magna Grecia e lo Stadio del Nuoto, tre interventi di grande rilevanza economica e simbolica per il territorio.
Il Ministro Abodi ha espresso piena soddisfazione per lo stato dei lavori, sottolineando che la collaborazione tra Governo, Struttura Commissariale, Comitato Organizzatore e Amministrazione Comunale sta producendo risultati concreti e tangibili. “Sin dall’inizio del percorso – ha ricordato – abbiamo voluto garantire una presenza costante e un monitoraggio diretto delle attività. Oggi possiamo dire che i lavori procedono secondo il cronoprogramma e che Taranto si sta preparando a ospitare un evento che sarà un’occasione di crescita, orgoglio e rilancio per tutto il Mezzogiorno.”
Un ruolo centrale nel percorso verso i Giochi è affidato a Sport e Salute, che affianca il Comitato Organizzatore sotto il profilo tecnico e organizzativo, operando come stazione appaltante e advisor per l’omologazione degli impianti, la loro personalizzazione tecnica e la gestione dei test event.
Abodi ha inoltre rimarcato l’importanza strategica dei Giochi del Mediterraneo come motore di sviluppo e rigenerazione per Taranto e la Puglia: “La sinergia tra Governo, Regione, CONI, Sport e Salute, enti locali e Comitato Organizzatore rappresenta un modello virtuoso di governance, efficienza e responsabilità condivisa.”
Il percorso di preparazione prosegue nel segno della trasparenza, della concretezza e della fiducia reciproca, con l’obiettivo di arrivare pronti al 2026 e consegnare al Paese un evento capace di unire sport, territorio e futuro.














