di Domenico Ciquera
Rodolfo De Molfetta, presidente dell’APS Taras, intervenuto a Football Club, il nostro consueto appuntamento del martedì, ha parlato dell’incontro che c’è stato a Roma con Mark Campbell e non solo.
Incontro con Campbell – È stato molto bello, molto costruttivo, molto fattivo. Quello che abbiamo chiesto, io e Mimmo Dolente, è di comprendere quale sarà l’assetto societario, in termini di soci e di presenza. Abbiamo chiesto di accelerare il più possibile la strutturazione dell’assetto societario con un direttore generale, un direttore dell’area tecnica, un team manager e un team medico a supporto della squadra. Ne siamo usciti soddisfatti: come tutti, anche questa sarà una proprietà nuova per il panorama calcistico tarantino, una proprietà innovativa in termini di mentalità e logica. È determinante che il territorio sia rappresentato; abbiamo chiesto una forte rottura con il passato recente e lontano, sia in termini di modalità relazionali, sia nella scelta degli uomini. Abbiamo chiesto un modello nuovo anche nella gestione societaria, quindi un ritorno a un CDA, e abbiamo chiesto che ci fosse molto più dialogo con la tifoseria rispetto agli ultimi anni.
Garanzie – Non abbiamo visto contratti, non abbiamo visto il contratto tra Giove e Campbell. Queste cose non ci interessano e non ci appartengono, poiché è una negoziazione tra privati.
Altri soci – I soci dietro Campbell sono quotati in borsa e non fanno parte del mondo del calcio.
Spese operative – Da quello che so, le spese per Potenza e per Avellino sono state anticipate dal nuovo acquirente.
Fondi– I fondi comprano aziende in difficoltà, le ristrutturano e le rivendono. Non abbiamo un proprietario old style; poi, magari, rimangono dieci anni, non lo sappiamo. Ma non pensiamo che Mark Campbell, con il suo gruppo e i soci finanziatori, abbia un obiettivo diverso se non quello del guadagno dall’acquisto e dalla rivendita della società.
Closing – Contiamo che il closing venga fatto entro dieci giorni.
Arrivo a Taranto – È chiaro che ci sono realtà italiane, società, agenzie e studi di commercialisti che supportano gli investitori nell’individuare le opportunità. Lo abbiamo già detto: il Taranto, nonostante una situazione debitoria importante, è comunque una realtà con una massa debitoria relativamente bassa rispetto ad altre. Quindi sono state proposte delle squadre; sicuramente, fra due anni, Taranto sarà il centro del Mediterraneo, e chi fa questi ragionamenti compie analisi economiche e finanziarie che prevedono questi ritorni.
Proprietà – Da quello che abbiamo compreso, Apex sarà la società che detiene le quote di maggioranza e l’apporto di capitali ad Apex arriverà da Apex e dagli altri due soci che apporteranno capitali a quest’ultima, che oggi non ha, poiché è stata creata proprio per fare questo tipo di operazioni.
Quote a Giove – Giove non rimarrà con delle quote nella nuova proprietà.
Settore giovanile – Con l’ABFO di Andrea Occhinegro avevamo iniziato e stiamo portando avanti un percorso per ottenere fondi, affinché si possano realizzare i campi di calcetto nella sede della Salinella, dove non ci sono campi e dove vanno costruiti. Il nostro obiettivo è quello di garantire un calcio equo e solidale, cioè di permettere ai bambini di giocare in un ambiente strutturato. Abbiamo fatto domanda ai fondi regionali, siamo in lista per i fondi della Chiesa Valdese e di altre chiese, speriamo di trovare persone pronte ad aiutarci e a fornirci i fondi. Come ben sapete, la Taras non è una realtà con grandi disponibilità economiche, ma faremo tutto il possibile.














