Edoardo Cordua, attuale giocatore del Villaggio Europa, squadra che milita nel campionato di promozione calabrese, si è concesso ad una breve intervista ai nostri microfoni, durante la quale ha commentato la situazione del Taranto; ha fatto un punto generale sul girone H della Serie D; e ha espresso le sue sensazioni su questo periodo difficile che l’ambiente calcio sta passando per via del Covid.
Il Taranto, dopo lo 0-0 contro il Casarano, come ne è uscito?
Dopo il pareggio di ieri, la situazione di classifica del Taranto rimane a suo favore. In questo rush finale la squadra ionica deve continuare a mantenere alta la concentrazione, perché, a mio parere, può ambire tranquillamente a vincere il campionato, anche perché ha un grande organico ed un ottimo mister.
Come commenta il girone H della serie D? Sarà combattuto fino alla fine?
È un campionato equilibrato, nonostante il Taranto sia primo, non deve rilassarsi e deve rispettare tutti gli avversari che affronterà da qui in avanti, perché ogni partita sarà difficile. Sia in testa che nella bassa classifica ci sono tante squadre in pochi punti, perciò è ancora tutto aperto.
Come pensa che la pandemia legata al Covid stia influendo sull’intero sistema calcio?
La pandemia ha influito tantissimo sull’intero sistema calcio e lo ha stravolto. Partendo dalle nostre categorie inferiori, fino ad arrivare a quelle di livello più alto, la pandemia sta creando seri problemi alle società. Essendo un calciatore, mi manca la collettività, quel clima che respiri dentro lo spogliatoio e l’emozione di scendere in campo la domenica. Il calcio è lo sport più bello del mondo, la tua squadra è come una famiglia ed io è più di un anno che sono fermo e sto soffrendo molto. La salute, però, va salvaguardata e spero che questa situazione finisca quanto prima.
Il giocatore è assistito dal procuratore Gianfranco Mancino.
Giampiero Laera














