Il Taranto FC 1927 ha affrontato diverse controversie giuridiche negli ultimi anni, che hanno portato a penalizzazioni e ricorsi. Le questioni amministrative, legate a inadempimenti economici e mancati pagamenti, hanno segnato la storia recente del club, con sanzioni che hanno influenzato la sua posizione in classifica e la partecipazione alle competizioni. Nonostante i tentativi di risollevare la situazione tramite ricorsi, il club ha visto le sue difficoltà amministrative e legali ripetersi nel tempo.
Nel 2018, il Taranto FC 1927 ha affrontato problematiche giudiziarie legate al mancato pagamento degli emolumenti a tre calciatori: Roberto Maurantonio, Mariano Stendardo e Errico Altobello. La società è stata accusata di non aver saldato le spettanze relative alla mensilità di giugno 2017 entro i termini previsti, violando così l’articolo 1 bis del Codice di Giustizia Sportiva.
In seguito a un deferimento del Tribunale Federale Nazionale (TFN), il 21 febbraio 2019 è stata inflitta al Taranto una penalizzazione di un punto in classifica e una sanzione di tre mesi di inibizione al presidente Massimo Giove.
La società ha presentato ricorso, sostenendo di aver adempiuto agli obblighi economici e giuridici. Il 21 marzo 2019, la Corte d’Appello Federale ha parzialmente accolto il ricorso: la penalizzazione è stata annullata, la squalifica di Giove ridotta a due mesi e inflitta un’ammenda di 1.000 euro al club.
La partita tra Picerno e Taranto del 18 aprile 2019, valida per il Girone H della Serie D, è stata al centro di una controversia giudiziaria significativa.
Durante l’intervallo della gara, tre calciatori del Taranto (Manzo, Favetta e Croce) sono stati aggrediti da uno steward del Picerno. Nonostante l’incidente, la partita è proseguita e si è conclusa con un pareggio 0-0. Il Taranto ha presentato un ricorso d’urgenza, chiedendo la vittoria a tavolino o la ripetizione della partita, sostenendo che l’aggressione avesse compromesso la regolarità dell’incontro.
Il Giudice Sportivo ha respinto il ricorso del Taranto, omologando il risultato di 0-0. Successivamente, la Corte Sportiva d’Appello ha confermato questa decisione, ma ha inflitto al Picerno una penalizzazione di 3 punti in classifica per responsabilità oggettiva legata all’aggressione avvenuta durante l’intervallo.
La penalizzazione ha temporaneamente messo in discussione la promozione del Picerno in Serie C. Tuttavia, la squadra lucana ha successivamente ottenuto la promozione. Il Taranto, pur avendo ottenuto una sanzione nei confronti dell’avversario, non ha visto modificato il risultato della partita, rimanendo escluso dalla promozione .
Il 15 dicembre 2019, durante una partita del campionato di Serie D, il Taranto ha schierato il difensore serbo Jevrem Kosnic, subentrato al 34° minuto del secondo tempo. Tuttavia, il suo tesseramento è stato formalizzato solo il 16 dicembre 2019, rendendo la sua partecipazione alla gara irregolare. L’Audace Cerignola ha presentato reclamo, sostenendo che il giocatore non era eleggibile per quella partita. Il Giudice Sportivo ha accolto il reclamo, infliggendo al Taranto la sconfitta per 0-3 a tavolino .
Nel novembre 2020, il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato il Taranto con una penalizzazione di 4 punti in classifica per il mancato pagamento degli emolumenti e dei contributi previdenziali relativi alla mensilità di giugno 2020. Contestualmente, l’amministratore unico del club, Salvatore Alfonso, è stato inibito per 4 mesi . Il club ha presentato ricorso contro questa decisione, ma la Corte Federale d’Appello lo ha respinto, confermando la penalizzazione .
Dopo la partita disputata il 2 maggio 2021 contro la Fidelis Andria, il Taranto ha presentato un preannuncio di reclamo ai sensi dell’art. 67 del Codice di Giustizia Sportiva. Il Giudice Sportivo ha preso atto del preannuncio e ha sospeso l’omologazione del risultato, riservandosi decisioni di merito .
In seguito alla partita contro il Casarano del 9 maggio 2021, conclusasi con un pareggio 0-0, il Taranto ha presentato un reclamo. Il Giudice Sportivo ha preso atto del preannuncio di ricorso, riservandosi decisioni di merito .
Entrambi i ricorsi sono stati presentati per presunte irregolarità durante le partite. Tuttavia, le decisioni finali del Giudice Sportivo non sono state rese pubbliche nei comunicati ufficiali disponibili.
Nel 2022, il Taranto FC 1927 non risulta coinvolto in ricorsi significativi presso il Giudice Sportivo o altri organi della giustizia sportiva. Nel 2023, il Taranto FC 1927 è stato coinvolto in diverse controversie giudiziarie sportive, principalmente legate a violazioni amministrative e comportamenti dei tifosi durante le competizioni.
Nel marzo 2024, il Tribunale Federale Nazionale (TFN) ha inflitto al Taranto una penalizzazione di 4 punti in classifica per il mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi ai mesi di settembre e ottobre 2023, per un totale di 129.000 euro . Contestualmente, l’amministratore unico del club, Salvatore Alfonso, è stato sanzionato con 4 mesi di inibizione .
Il club ha presentato ricorso alla Corte Federale d’Appello, che ha respinto l’istanza, confermando le sanzioni . Successivamente, il Taranto ha adito il Collegio di Garanzia del CONI, che ha anch’esso respinto il ricorso, rendendo definitive le penalizzazioni .
Durante la partita di ritorno del primo turno nazionale dei playoff di Serie C, disputata il 18 maggio 2024 a Vicenza, si sono verificati incidenti causati da alcuni tifosi del Taranto. Il Giudice Sportivo ha sanzionato il club con una multa di 15.000 euro e l’obbligo di disputare due partite casalinghe a porte chiuse. Il Taranto ha presentato ricorso, ma la sanzione è stata confermata e la multa aumentata a 20.000 euro .
Il 5 novembre 2024, il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto al Taranto una penalizzazione di 4 punti in classifica per il mancato pagamento degli emolumenti ai tesserati e degli altri compensi relativi alla mensilità di giugno 2024 (2 punti per il mancato rispetto dell’accordo con Semprini, relativo al pagamento della rata di giugno 2024), nonché per il mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps entro il termine del 1° agosto 2024. Contestualmente, sono stati sanzionati con 4 mesi di inibizione il presidente Massimo Giove e l’amministratore unico Salvatore Alfonso.
Il club ha presentato ricorso alla Corte Federale d’Appello, che ha respinto l’istanza il 12 dicembre 2024, confermando le sanzioni. Successivamente, il Taranto ha adito il Collegio di Garanzia del CONI, che ha anch’esso respinto il ricorso, rendendo definitive le penalizzazioni.
Il 7 marzo 2025, il Tribunale Federale Nazionale (TFN) ha escluso il Taranto dal campionato di Serie C, Girone C, a causa di gravi violazioni amministrative, tra cui il mancato pagamento degli stipendi e dei contributi federali. La decisione è stata confermata dalla Corte Federale d’Appello a Sezioni Unite il 28 marzo 2025, respingendo il reclamo presentato dal club.
In precedenza, il 28 gennaio 2025, il TFN aveva inflitto al Taranto una penalizzazione di 9 punti in classifica per ulteriori violazioni amministrative. Questa sanzione si aggiunge alle precedenti penalizzazioni di 4 punti (5 novembre 2024) e 6 punti (21 novembre 2024) per inadempimenti simili.
Il club ha presentato ricorsi contro queste decisioni, ma tutti sono stati respinti. La Corte Federale d’Appello ha confermato le penalizzazioni e l’esclusione dal campionato, rendendo definitive le sanzioni inflitte.














