Al microfono di Alfredo Ghionna di DueMariTv, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha risposto ai quesiti sulla riapertura dello Stadio Iacovomne dopo l’incendio del 4 settembre e ribadito la propria posizione sul progetto Stadio futuro, non lesinando frecciatine al commissario Massimo Ferrarese.
Città dello sport 2025 – Abbiamo la commissione che valuterà la nostra candidatura. Sono giorni caldi e importanti per una città che sta cambiando pelle in questi anni e sta dando di se anche una visione internazionale, lo sport è un driver cruciale nella programmazione, tra gli impegni per gli eventi, per l’impiantistica e per la socialità tramite l’inclusione attraverso lo sport nelle scuole e nelle periferie. Noi vogliamo accompagnare la comunità in questo processo di cambiamento e lo sport serve a moltiplicare le ricadute economiche e a spingere la comunità verso le opportunità da cogliere.
Riapertura Iacovone – Domani ci sarà una perizia sulle strutture, sulla staticità degli impianti e sull’impianto elettrico che è essenziale per garantire anche per la security durante le gare. Terminato il sopralluogo potremo avere una stima dei danni e capire il costo della messa in sicurezza e la riapertura dell’impianto al netto del settore colpito dall’incendio. Faremo certamente di tutto affinchè il Taranto possa regolarmente giocare, il primo ottobre, contro il Cerignola e con i propri tifosi.
Querelle lavori Iacovone – Non c’è nessuna querelle, come vedete, per il bene di Taranto, mi sto facendo offendere ogni giorno dal Commissario Ferrarese e non sto replicando. Sul tavolo c’è un solo progetto che è il nostro, già presentato e approvato in commissione servizi. Per modificare il progetto siamo al lavoro ed entro giorno 22 fiorniremo tutti i chiarimenti che il Commissario Ferrarese ci ha richiesto per stare nei tempi e nel budget, probabilmente escludendo il project financing. Se lui è convinto di poter fare meglio e diversamente, il ruolo è suo, i soldi sono suoi, si prenderà la responsabilità e ci dirà qual è il suo progetto che, al momento, non abbiamo ancora visto, non esiste. Difronte a qualcosa che non esiste io devo limitare i rischi per la mia comunità, per i tifosi e per la squadra di calcio, perciò devo continuare a lavorare su ciò che esiste.
Strani pensieri – Il tempo è molto stretto ma gli stadi si possono costruire anche al di fuori dei Giochi del Mediterraneo, se non è proprio questa la manovra che qualcuno ha in testa, costringerci a giocare le partite di calcio dei Giochi a Lecce, Brindisi o Francavilla, vedo che che il Commissario ha contatti con queste altre città. Noi continuiamo a preservare il lavoro di questi anni a favore della città e del quartiere salinella, forniremo gli stralci sollecitatici dal Commissario e, senza polemica, poi deciderà lui.