di Maurizio Corvino
Un noto conduttore televisivo nazionale, forse per antipatie verso i nostri colori, forse ancora col dente avvelenato per qualche episodio del passato o magari per colpire i vertici del Calcio Italiano a lui e al suo fido scudiero poco simpatici, sta facendo del folklore intorno all’attuale situazione del TARANTO Calcio, paventandone una immotivata esclusione dal campionato e, soprattutto, illudendo i tifosi del Siracusa, ipotizzando un eventuale ripescaggio della propria squadra.
Partiamo da due presupposti fondamentali, il TARANTO, ad oggi, ha un Presidente dimissionario ma non è assolutamente un club fallito, certo è stato insolvente con l’ultima scadenza del 1 agosto, come lo è stato il Cosenza in serie B; in questo caso, però, non sono stati alzati polveroni. Altro elemento fondamentale e non trascurabile (ma trascurato dal conduttore), il TARANTO è regolarmente iscritto tra le 60 squadre partecipanti alla prossima serie C. Motivo per cui è alquanto assurdo pensare che qualcuno possa subentrare alla compagine rossoblù.
Ricordiamo che l’unico modo per venire esclusi dal campionato, per il TARANTO, è quello di suicidarsi violando il nuovo articolo 53 comma 5. del regolamento Noif, che cita testualmente:
Art. 53
Rinuncia a gara e ritiro od esclusione delle società dal Campionato
…omissis…
Fatto salvo quanto previsto al successivo comma 5 bis, la Società che rinuncia per la seconda volta a disputare gare è esclusa dal Campionato o dalla manifestazione ufficiale.
…omissis…
A cosa serve, quindi, creare panico nella già preoccupata tifoseria tarantina e creare false illusioni alla tifoseria siracusana?
#dallapartedeltaranto