Nell’ultimo fine settimana, il secondo del mese di gennaio 2021, il girone D delle serie A2 maschile di calcio a 5 ha scritto, almeno sulla carta, i verdetti dell’ultimo turno del girone d’andata.
Il campionato ha già espresso alcuni verdetti, non definitivi, ma indicativi sulla prosecuzione della stagione.
La FF Napoli ha chiarito, dimostrandolo, di avere qualcosa in più rispetto a tutte le formazioni del raggruppamento. Lo ha evidenziato, sabato scorso nel match clou della giornata e del campionato, a Polistena, in casa della vice capolista. Era l’occasione per i reggini di operare il sorpasso ed in effetti, dopo essere passati in svantaggio, i padroni di casa ribaltavano il risultato e, sul 2 a 1, la convinzione del momento portava a credere che i napoletani potessero fermarsi e cedere, momentaneamente, lo scettro di “Primi della Classe”, dopo otto risultati pieni consecutivi.
Invece, come nei migliori thriller, la squadra campana, in un baleno, pareggiava, poi infilava cinque goal e, dopo aver raggiunto il 7 a 3, consentiva ai locali un recupero che quasi si concretizzava, in pari, alla sirena finale di match (7 a 6 per gli azzurri).
Il campo quindi dava indicazioni certe per il Napoli (capolista, con ancora due turni da giocare e cinque punti sul Polistena), quindi, in classifica, la “frattura”, ovvero tra i reggini e le prime degli inseguitori (gli ennesi del Regalbuto e i siracusani della Città di Melilli), sia pure con tre e due match da recuperare, ferme a quota 15, appare evidente nei 7 punti.
Alle spalle di questa prima coppia, due punti più sotto, ci sono il Città di Cosenza e la New Taranto.
I due club si sono incontrati, sabato, al Palamazzola, ed hanno dato vita ad un match piacevole, frizzante e vietato ai deboli di cuori negli ultimi minuti e, addirittura, secondi di gara.
La New Taranto, formazione portacolori della Città ionica, forti del rientro dei brasiliani Dao e Fininho e l’esordio, assoluto in questa stagione di Pica Pau, il terzo atleta verde oro, ha dato dimostrazione di solidità, nel primo tempo e nei primi minuti della ripresa, dove, nonostante fosse decimata per le assenze di Lacatena, Derisi e Bottiglione, con Dao, prima e con Di Pietro, poi, sistemava, momentaneamente, il risultato fissandolo sul 2 a 0.
Il recupero dei calabresi e il 2 a 2, a 54″ dalla fine della gara, attestavano che in questo campionato (obbiettivo pre fissato e dichiarato dalla società rossoblu, la permanenza, magari evitando i play out), a parte un paio di formazioni, i ragazzi di Bommino possono giocarsela con chiunque, a patto che siano al completo.
La squadra tarantina, al momento sesta per differenza reti, allo stato attuale è l’unica ad aver giocato tutti ed 11 incontri prevsiti, ma alle loro spalle incalza, come una belva ferita, il Piazza Armerina, formazione ennese, molto robusta e tosta tra le mura amiche, che contabilizza 12 punti, ma, per il ragionamento suddetto, con ben 5 incontri di recupero da disputare, potrebbe ambire a posizioni più titolate.
Nella parte media bassa, sono presenti l’Orsa Viggiano (11), formazione difficilmente decifrabile, in quanto alterna prestazioni super a match quasi impalpabili, ma i recuperi potrebbero darle lo slancio giusto.
Collacata al di sotto dell’Orsa, troviamo con 7 punti, il Bovalino, formazione della provincia reggina, che ha avuto non poche difficoltà in questa prima parte di stagione, ma sta cercando di salvare il suo campionato con gli scontri diretti che potrebbero portare il “giusto ossigeno” per mantenere la categoria.
Un’altra, sempre al termine del girone di andata, delusa è il Bernalda (6 punti), partito con ambizioni di lotta al vertice, ma anche qui, come per i cugini di Viggiano, troppi incontri a fasi alterne e distacco abissale dalle prime posizioni (21 punti dai napoletani e 16 dai reggini del Polistena), gap però che potrebbe essere almeno ridotto, in ottica posizioni play off, distanti solo 7 punti, con un pieno di punti nei cinque recuperi che giocherà prossimamente.
In coda alla graduatoria, stazionano dall’inizio del torneo, il Cataforio, formazione del noto ed omonimo quartiere di Reggio Calabria (3 punti solo in graduatoria) e, ultimo, desolatamente, il Messina che è pur vero ha da recuperare cinque match, ma per quello visto finora, come caratura, valevole pure per la squadra penultima (Cataforio), appare difficile possa evitare la retrocessione diretta, anche se, nel calcio a 5, vige il motto “mai dire mai!” quindi in via cautelativa meglio attendere qualche altra giornata, e recuperi effettuati, per avere la certezza sulla lotta per la discesa in B.
La New Taranto, come detto prima ha vinto 4 match (3 in casa, con Messina, Cataforio e Città di Melilli, ed 1 in trasferta, a Bovalino), mentre ha pareggiato una sola volta (in casa con il Cosenza) e perso 6 gare (2 in casa, di misura con Orsa Viggiano e Regalbuto, e 4 fuori sui campi del Piazza Armerina, Bernalda, Polistena e Napoli, stop dolorosi e netti nei punteggi).
Dall’esame di questo curriculum le sconfitte sono avvenute con formazioni della prima fascia, in lotta, o nelle previsioni, per ambire alla serie superiore, mentre il suo campionato e gli obbiettivi pre fissati saranno ottenuti negli scontri diretti o con squadre della media classifica.
Il rendimento totale è ampiamente giustificato dall’impiego a singhiozzo dei tre verde oro, innanzi tutto da uno dei marcatori simbolo degli ionici, ovvero Dao, ma anche le assenze di Fininho, per infortunio e l’impossibilità di schierare Pica Pau, dalla prima giornata per problemi procedurali, hanno fatto si che gli ionici non avessero qualche punto in più, precisamente 1 sfumato nel match interno con Regalbuto e 2 sfuggiti, nei secondi finali, con il Cosenza.
La classifica avrebbe indicato 16 punti ed il terzo posto provvisorio, più confortante e per orizzonti più fulgidi, con meno apprensione e più grinta a fare meglio.
Infatti l’attacco ionico, nonostante tutto è il 4° del campionato (32, contro i 45 del Napoli, 43 del Polistena e 40 del Cosenza), mentre la difesa, con i suoi 43 goal subiti è la peggiore del raggruppamento (alla pari del Bovalino, anch’esso con 43 reti subite), ma analizzando il rendimento, goal fatti e subiti, mentre in casa abbiamo un + 2 (18 reti realizzate e 16 subite), in trasferta, la metamorfosi è evidente con il -13 contabilizzato (14 marcature realizzate e 27 subite), causate fondamentalmente dalle assenze di Dao e Pica Pau per il reparto avanzato e di Fininho e Masiello per la difesa, la cui presenza, ovviamente non provata, avrebbe forse portato qualche goal in meno e qualche risultato positivo in più.
Adesso però la squadra rossoblu, potrà riscattarsi con un avversario, sulla carta abbordabile, quale il Bovalino, ma Bommino, vecchia volpe dei campi del calcio a 5, sa che in questo momento bisogna tenere alta la concertazione per evitare ulteriori cali, dovuti anche a risultati non proprio in linea con le energie psico – fisiche mostrate nel corso dei match.
Ed allora, la parola continui ad essere quella del campo, poiché come recitava la famosa frase, finale, del film “Via col vento” (1939), pronunciata da Rossella O’Hara (Vivien Leigh), “Domani è un altro giorno” e aggiungiamo noi “… e si vedrà!”, per cui pensare positivo aiuterà tutto il team, la compagine societaria e l’ambiente rossoblu, giusto ripeterlo, intenti al compimento dei programmi inizialmente tracciati.
Fabrizio Di Leo