I ‘rossoblù’ arrivano a Monopoli con una squadra decimata dalle assenze (oltre ai lungodegenti Diaby, Guastamacchia e Versienti, sono out anche Saraniti, Santarpia, Loliva e Italeng) e con un assetto tattico tutto da decifrare. Laterza alla fine opta per un 4-2-3-1 in fase di possesso con Civilleri trequartista che si trasforma in un 4-3-3 in fase di non possesso con l’ex Licata che arretra nella linea dei centrocampisti. Dopo una palla goal nitida ‘divorata’ da Bellocq al minuto 21, i padroni di casa passano in vantaggio al ‘23 grazie ad una rete di Grandolfo, nata da un errore in fase di disimpegno di Ferrara. All’inizio del secondo tempo, al minuto 50, arriva il goal del 2-0 realizzato sempre dall’attaccante classe ’92 che riesce a sfruttare al meglio un’indecisione della difesa tarantina.
DIFESA – Laterza schiera la solita ‘difesa a 4’ composta da Riccardi, Zullo, Benassai e Ferrara. Nei primi venti minuti la retroguardia ‘rossoblù’ sembra non soffrire particolarmente la dinamicità dei ‘biancoverdi’ e concede solamente un tiro dalla distanza a Piccinni, parato prontamente da Chiorra. Al 23’ però il Monopoli passa in vantaggio: Ferrara sbaglia la misura del passaggio verso Benassai, la palla viene intercettata da Starita che serve un pallone d’oro a Grandolfo che, a porta sguarnita, realizza il goal dell’1-0. In occasione del goal il portiere ‘rossoblù’ poteva fare decisamente meglio.
Il reparto difensivo subisce un piccolo contraccolpo psicologico dopo il goal subito, il Monopoli alza i ritmi e al minuto 33 sfiora il raddoppio con Tazzer. La squadra però riesce a resistere nel momento di difficoltà post-svantaggio e, nei minuti finali della prima frazione, non va in affanno e riesce a mantenere il risultato sull’1-0 al termine dei primi 45 minuti. In questa prima parte del match Riccardi ha trovato molta difficoltà nel limitare lo straripante Guiebre.
Ad inizio secondo tempo il reparto difensivo compie lo stesso identico errore fatto sul goal del raddoppio dell’Avellino nello scorso turno: sull’out di sinistra Ferrara concede troppo spazio e tempo a Tazzer che serve un bel cross in area, raccolto perfettamente da Grandolfo, che sovrasta nell’occasione Riccardi e Bellocq e trova la rete del 2-0. Così come ad Avellino, anche in questo caso vi è stato un duplice errore:
1) Ferrara non doveva concedere così tanto spazio e tempo all’avversario per far partire il cross;
2) Troppa confusione al centro dell’area con Grandolfo che ha vinto con troppa semplicità lo scontro aereo.
Dopo la rete del raddoppio la retroguardia non va più in affanno e partecipa attivamente alla costruzione del gioco.
Centrocampo – Laterza schiera dal 1’ il recuperato Marsili con Bellocq e Civilleri. Quest’ultimo in fase di possesso sembra ricoprire il ruolo di trequartista mentre, in fase di non possesso, tende ad allinearsi con i suoi compagni formando una linea ‘a tre’. Il centrocampo soffre molto la dinamicità e gli strappi della squadra di casa e fa fatica sia in fase d’impostazione (con troppi passaggi sbagliati) che in quella di recupero. Civilleri, nel ruolo di trequartista, non si è espresso al meglio ma a centrocampo ha dato il suo solito contributo in fase di recupero palla. Bellocq ha avuto sui suoi piedi la palla per passare in vantaggio sprecandola clamorosamente, ha macinato parecchi chilometri ma è stato poco incisivo nel recupero delle seconde palle e nell’intercettare le trame di gioco avversarie. Marsili, ancora non in perfette condizioni fisiche, è stato poco lucido in alcune scelte di passaggio.
Attacco – L’assenza di una punta di riferimento si è rivelata decisiva in queste ultime due trasferte. Un calciatore come Saraniti che lotta, fa valere la propria fisicità in area di rigore, dialoga e fa sponde per i compagni è fondamentale per questo giovane Taranto. Nonostante il tentativo di Laterza di schierare una squadra ‘spuntata’ con Giovinco ‘falso nueve’ e la batteria di trequartisti composta da Mastromonaco, Civilleri e Falcone, i ‘rossoblù’ appaiono poco incisivi in zona goal. Ottima la prestazione di Falcone, per la prima volta in campo dal 1’ dopo l’infortunio, che ha offerto tanti spunti interessanti e rapidità alla manovra ionica. Giovinco, in questo ruolo inedito di punta, viene completamente annullato dal terzetto della difesa avversaria e Mastromonaco non è riuscito ad incidere. Tra i subentrati bisogna sottolineare il buon impatto di De Maria sul match e quello meno positivo di Pacilli, che ci mette tanta voglia ed impegno, ma al momento sembra avere una marcia in meno rispetto ai compagni di squadra.
Alessandro Pallotta