RASSEGNA STAMPA DEL 24 MARZO 2022 – TARANTO BUONA SERA – ALESSANDRA CARPINO
Un’anomala routine e la prospettiva più che concreta del rinvio della seconda partita consecutiva. Anche nella mattinata di ieri, il Taranto ha comunicato l’aggiunta di altri due tesserati contagiati dalla nuova variante omicron, i quali aumentano una base originaria e successivamente amplificata, che constava di ben ventiquattro indisponibili per identica infezione. Allo stato attuale, l’organico rossoblu insieme con l’area tecnica risultano depauperati di ventisei elementi: “Il Taranto F.C. 1927 comunica che, a seguito di test effettuati questa mattina mercoledì 23 marzo (ieri, dr), sono state riscontrate ulteriori 2 positività al Covid19- recita la nota ufficiale- La Società ha prontamente attivato tutte le procedure previste dal protocollo vigente, provvedendo al relativo isolamento domiciliare. Domani 24 marzo (oggi, ndr), gli elementi del gruppo squadra risultati negativi verranno sottoposti ad un nuovo ciclo di test”. La divulgazione delle notizie è limitata esclusivamente alle cifre dei rappresentanti ionici per i quali l’esito del tampone non è stato quello auspicato: nel contempo, in relazione alle reiterate operazioni di screening, imposte dal protocollo sanitario per lo sport professionistico già vidimato a gennaio, non perviene alcuna precisazione in merito al numero dei calciatori immunizzati. Quello rossoblu è un autentico eremo, dal quale filtrano scarsissimi dettagli, insieme con la previsione realistica di una richiesta di annullamento e conseguente slittamento della prossima gara in trasferta a Catania. Le performance agonistiche sono ferme al turno infrasettimanale di mercoledì 16 marzo, perso di misura contro l’Avellino fra le mura amiche dello “Iacovone” da un Taranto in formazione sperimentale, praticamente inedita e falcidiata da defezioni di diversa natura, tra infortuni e squalifiche. L’inanellarsi dei contagi da variante omicron è stato avviato venerdì scorso, con il computo di quattordici positivi al test antigenico, ai quali si sono aggregati altri cinque elementi distribuiti fra le giornate di sabato e domenica, ed ancora cinque lunedì, in un colpo solo. La gara interna con il Monopoli, cancellata domenica scorsa, è stata incastonata dai vertici della Lega Pro nel primo mercoledì utile di aprile, il 6, con fischio d’inizio alle ore 14.30, sempre presso lo stadio “Iacovone”. In relazione al regolamento per l’amministrazione dell’infezione da coronavirus, negli sport cosiddetti “non individuali” si può richiedere il rinvio di una partita esclusivamente col 35% di tesserati positivi nel gruppo-squadra. Il documento prevede il blocco dell’operatività di un club qualora il numero degli atleti contagiati superasse la percentuale enunciata: gli stessi dovranno rispettare il periodo di isolamento e sottoporsi ai test antigenici rapidi con una frequenza di cinque giorni, con obbligo di indossare la mascherina Ffp2 (in caso di alto rischio). Presumibile che il Taranto sia spettatore anche in occasione della 15ma giornata di ritorno e che la ripresa del suo percorso nella competizione coincida verosimilmente con la trasferta di Palermo: il recupero del decimo turno del giro di boa, procrastinato un mese fa per la concessione dello stadio “Barbera-La Favorita” alla Figc come scenario della sfida fra Italia e Macedonia del Nord, in programma stasera e valevole per gli spareggi qualificazione ai Mondiali in Qatar, è stato anticipato alle ore 14.30 di mercoledì 30 marzo. Gli uomini di mister Laterza sovrastano appena la zona pericolosa della graduatoria ed il pareggio fra Potenza e Paganese suggellato ieri, in occasione di una delle due sfide di recupero della decima giornata di ritorno, lascia sostanzialmente inalterata la posizione “nel limbo”, caratterizzata anche dalla coppia di fatidici asterischi: sia i lucani che gli azzurrostellati campani sono intrappolati nella griglia play out, rispettivamente con 32 e 31 punti all’attivo. Nell’altro match rinviato in precedenza per avverse condizioni meteo, il Catania dalle sorti societari ancora in bilico ha sbancato di misura il “Partenio” di Avellino, certificando quota 43 in classifica. In attesa di apprendere la sorte del match proprio contro la compagine etnea, gli atleti ionici negativizzati perseverano nelle esercitazioni quotidiane, in un clima di assoluta segretezza che coinvolge anche le dinamiche inerenti all’infermeria. Così le fonti relative alla situazione dei calciatori infortunati potrebbero apparire anacronistiche e retrodatate, ma restano le uniche in possesso della stampa: rimandano alle defezioni nell’immediata vigilia della gara con gli irpini, ovvero quelle di Versienti, Di Gennaro, Zullo e Saraniti, tutti regolarmente inseriti nella lista dei convocati. L’esterno destro è stato frenato da un risentimento all’adduttore, mentre il centrocampista ed il difensore sono stati accomunati da un’indisposizione gastrointestinale. L’attaccante Saraniti, invece, era stato costretto ad abdicare, addirittura dalla formazione titolare, per un trauma alla schiena rimediato durante la fase di riscaldamento. Nella seconda porzione dello stesso match, invece, avevano invocato la sostituzione entrambi i protagonisti della linea mediana, Marsili e Civilleri: il capitano ha accusato un dolore agli adduttori, mentre Civilleri era apparso in debito di energie, dopo essere sceso in campo con l’ausilio di infiltrazioni antidolorifiche per attenuare la costante tribolazione lombare. Si monitorano le condizioni di Falcone e Guastamacchia: il laterale mancino avrebbe dovuto riprendere a lavorare con la squadra, dopo la prevista ecografia di controllo per la lesione all’adduttore destro; il centrale difensivo, invece, mai adoperato e protagonista solo di qualche apparizione in panchina, è fermo ai box per un malessere al ginocchio destro. In occasione dell’ultima gara disputata, era stato obbligato all’assenza anche il tecnico Giuseppe Laterza, vittima di lombosciatalgia.














