RASSEGNA STAMPA DEL 17 GIUGNO 2023 – CORRIERE DELLO SPORT
di Vito Di Noi
Alfredo Bifulco, sono trascorsi quasi due mesi dalla fine del campionato del Taranto. Quali sono le difficoltà principali per un atleta in un periodo di fermo così prolungato?
«Manca, in primis, l’intensità non essendovi partite all’orizzonte e, soprattutto in questo periodo, è fondamentale prestare attenzione all’alimentazione. D’altronde, però, siamo dei professionisti e determinate dinamiche succedono e vanno affrontate. Bisogna mantenersi in forma e ricercare il giusto equilibrio per essere pronti in vista della prossima stagione».
È arrivato nella città dei due mari a gennaio scorso sottoscrivendo un contratto fino al 2024: qual è il giudizio sulla sua prima parentesi in rossoblù?
«Mi sono sentito immediatamente parte integrante del gruppo e l’approccio con la città è stato molto bello. Inizialmente non è andata benissimo perché venivo da oltre sei mesi di inattività, ma la situazione è notevolmente migliorata sul finale. Avrei voluto dare qualcosa in più, ma un contesto simile, negli anni, non mi era mai capitato. C’è rammarico sia a livello personale ma soprattutto collettivo
perché i playoff sono sfumati di un nulla».
Quali sono stati i motivi che hanno indotto il Padova a collocarla fuori dalla lista dei calciatori regolarmente arruolabili?
«Non so rispondere, l’unica certezza è che con il Padova avevo ancora un altro anno di contratto e puntavo a rimanere lì per giocarmi le mie carte anche perché con l’arrivo di mister Pavanel ero sicuro di poter dare molto. Poi, però, sono stato escluso dal progetto e ho avuto disguidi con alcuni dirigenti. A gennaio ho deciso di rimettermi in gioco accettando l’off erta del Taranto: ringrazio mister Capuano perché ha creduto fortemente in me facendomi sentire subito importante per la causa».
Tra circa un mese si parte per il ritiro precampionato: ritiene che vi siano i presupposti per lavorare su più sistemi di gioco?
«Deciderà il mister, di certo sono pronto a fornire un contributo importante sulla scia di quanto accaduto sul finale della scorsa stagione. Per me, il prossimo, sarà un anno fondamentale e punto a dare il massimo».
Si può affermare, senza timore di smentita, che Bifulco rimarrà a Taranto?
«La mia idea è questa e, al momento, non si è mosso nulla in altre direzioni. Ho un legame morale con il Taranto perché questa realtà ha creduto fortemente in me in uno dei periodi più bui della mia carriera e voglio ripagare la fi ducia. Nei prossimi giorni sentirò il mister: per ora non c’è stato ancora nessun confronto».
A livello di spogliatoio, con quali suoi compagni di squadra è rimasto in contatto?
«C’è un bel rapporto con Antonio Romano: siamo cresciuti insieme e ci vediamo spesso. Con Vannucchi abbiamo condiviso l’esperienza di Padova e mi fa piacere sentire spesso Labriola anche se non so se rimarrà con noi essendo in prestito».
Ritiene che con qualche innesto, soprattutto d’esperienza, possiate disputare un’annata da protagonisti?
«Ci basta poco per giungere a risultati di prestigio: mantenere la base del gruppo è fondamentale anche perché i playoff ci sono sfuggiti per un nulla. La società sta facendo di tutto per costruire qualcosa di solido e concreto».
Bifulco, per concludere: come si riconquista in toto la gente di Taranto?
«Dando tutto come abbiamo sempre fatto, anzi, sono convinto che avremmo meritato anche qualche punto in più. I tifosi sono il motore e continueranno a esserlo: da parte nostra ci sarà tutta la voglia di lottare per regalare loro grosse soddisfazioni».














