Massimo Giove, attuale numero uno del club ionico, figlio della nostra Città, nella giornata odierna festeggia il suo compleanno e, mai come in questa occasione, la ricorrenza appare tanto dolce, quanto da gustare nel momento in cui la società, di cui è proprietario, con la sua formazione calcistica sta regalando, nella sua prima stagione, dopo la risalita dagli inferi dei dilettanti, un campionato tranquillo con vista sui play off del girone.
Chi è però questo giovane imprenditore, ritornato sulla scena dopo il suo esordio avvenuto nei primi anni Duemila?
Imprenditore nel settore metalmeccanico, da sempre presente nell’indotto ILVA, (precedentemente Italsider), nato a Taranto, nel Quartiere Tamburi, per tradizione di famiglia, assieme ai suoi fratelli, ha iniziato la sua gavetta di imprenditore, con la passione del calcio, notoria la su simpatia verso il glorioso club Juventus ma, già dalla fine degli Anni 90, grazie all’amicizia e conoscenza di alcuni imprenditori nel mondo calcistico, iniziò la sua avventura di dirigente.
Nella stagione 2000 – 21, con l’avvento di Ermanno Pieroni, ricoprì il suo mandato di presidente, culminato con la promozione in serie C/1, incarico che mantenne anche nella stagione successiva, terminata con la sfortunata finale per la serie B, avversario il Catania del patron Gaucci. Quell’infelice esito, portò alla sua conclusione il mandato alla guida del Taranto, ma questo non lo ha mai allontanato dal seguire le vicende calcistiche della sua squadra del cuore e dei suoi colori, impressi sulla propria pelle.
Nell’ottobre 2017, in un momento particolare per la compagine societaria dell’epoca, impegnata a ripartire dalla serie D, dopo la retrocessione dalla C, per le note vicende che condizionarono l’esito di quella infausta stagione, vista l’assenza di risposta da parte dell’imprenditoria locale, grazie alla conoscenza ed amicizia di Giove con i vertici societari dell’epoca, ci fu la tanto attesa svolta.
Massimo Giove decise di rilevare il club, con una rosa già formata, proveniente dal ritiro effettuato e con alcune giornate di campionato disputate con risultati deludenti che avevano, tra l’altro, disamorato la maggioranza della tifoseria.
All’atto del suo insediamento, si impegnò, nell’arco di tre stagioni, a sbarcare nuovamente in serie C. L’entusiasmo iniziale lo portò a rivoluzionare, la rosa a disposizione che in un paio di mesi si ritrovò, dalle sabbie mobili della retrocessione diretta/play out, ad un cavalcata progressiva che la collocò in quarta posizione, fino alla finale dei play off, persa a Cava dei Tirreni (dopo aver eliminato in semifinale, in trasferta, l’Altamura).
Incassato il ringraziamento ed il credito da parte della tifoseria, ci si attendeva, almeno da una parte di essa, un campionato quello del 2018/19, vincente, possibilmente da primo posto e dopo l’inizio di Cazzarò, non tanto soddisfacente, fu Panarelli a portare il Taranto con una prodigiosa rimonta arrivando al 3° posto e sconfitto, in una finale dal punteggio mortificante a Cerignola.
Da quel momento in poi, fu criticato e non ben visto da una frangia della tifoseria, probabilmente frustrata e forse delusa da quell’esito infausto in terra dauna, tanto che, la stagione 2019 – 20 fu improntata al contenimento dei costi e ad una nuova calibrazione della programmazione (peraltro il mandato di Giove, come stagione da lui impostata, era stata sola quella precedente), ma Panarelli e la rosa di quella stagione non portò tante soddisfazioni, poi, a gennaio 2020, il campionato fu sospeso, causa Covid – 19, e la posizione, cristallizzata per gli ionici, era il 6° posto, molto lontana dal vertice (Foggia, capolista, distante 14 punti) e Bitonto, secondo (dieci punti più, rispetto ai rossoblù).
Quel torneo, conclusosi dopo 26 giornate, alimentò le scorie da parte di una esigua minoranza di tifosi delusi e scontenti della presidenza, assillata e spesso vituperata, nonché invitata a più riprese a passare la mano, però, il granitico e tifoso Giove, a luglio del 2020, decise un’inversione di tendenza, affidandosi a Laterza, tecnico emergente che aveva ben svolto la guida del Fasano; a Montervino, quale direttore sportivo, vecchia volpe dei campi anche di serie A, nella sua carriera da calciatore e conoscitore del mercato; ai figli Mattia ed Alessandra, sempre collaboratori puntuali e vicini alla squadra per ogni esigenza, nonché all’ausilio di un vecchio amico, nonché consulente esperto, quale Galigani.
La campagna acquisti calibrata, pur con talenti duttili, operai, ma anche taluni esperti di serie superiore, in avvio sembrava avere assemblato una formazione, equiparabile ad un motore diesel, in fase di progressione, poi il Covid – 19, elemento disturbatore ed il virus che colpì anche la rosa ionica, portò al timore di un ennesimo campionato da vivere come comprimari. Invece, da fine gennaio al 13 giugno, ultima di campionato, con una cavalcata perfetta, con sole due stop subiti, il Taranto calcio sbarcò ìn serie D e nell’attuale campionato, il primo di serie C, dopo quattro stagioni, anche gli scettici si sono dovuti ricredere, la negatività si è dissolta quasi del tutta, come neve al sole, ed il torneo in corso è vissuto tutto d’un fiato, sempre come protagonisti i calciatori, Laterza, Montervino e, soprattutto, dal Presidente Giove, sempre silente per scelta, tutti, ma proprio tutti collaboratori compresi, portesi al raggiungimento dell’obbiettivo, con il supporto ed il sostegno dell’inimitabile tifoseria rossoblù.
Ed allora, Massimo Giove, in questa giornata di vigilia del match di Castellammare di Stabia, giunga l’augurio, di un buon compleanno e serena giornata da trascorrere con gli affetti familiari, da parte dello scrivente e dell’intera redazione di Giornalerossoblu.it, affinché questa esperienza alla guida della massima espressione calcistica cittadina possa riportare i famosi due colori, simbolo della Città, ai livelli massimi del calcio nazionale e vedrà che l’intera tifoseria, sempre, ma proprio sempre, compatta, la supporterà in questa impresa, iniziata quattro anni fa e che molti l’accettarono con malcelato scetticismo.
Vada avanti presidente e vedrà che la squadra, al Menti, le regalerà una soddisfazione da ricordare per sempre! Auguroni!
Fabrizio Di Leo