RASSEGNA STAMPA DEL 16 GIUGNO 2023 – IL QUOTIDIANO
di Vito Di Noi
Il nulla osta per l’utilizzo dello lacovone è soltanto il primo atto propedeutico in vista della prossima stagione, ma le vicende di natura strutturale, in casa Taranto, sono tutt’altro che esaurite. Amministrazione comunale categorica in tal senso: lo stadio sarà fruibile fino e non oltre il 31 dicembre, dopo di che, in vista della demolizione e del successivo rifacimento, sarà oggetto di cantierizzazione. In sintesi: il Taranto, per giocare le proprie gare interne, sarà costretto a traslocare verosimilmente a Vibo Valentia (con annessi disagi logistici considerando la distanza kilometrica tra le due città) o, in ogni caso, in altra sede che, tuttavia, non dovrebbe essere in Puglia. E ciò vuol dire che il discorso cambia, ma solo relativamente. Al momento, però, la situazione è congelata anche se le spese di gestione, al netto dei vari canoni, non saranno indifferenti e le stesse potrebbero avere importanti ripercussioni anche sulla costruzione del nuovo organico da attuarsi con un budget ridimensionato rispetto alle previsioni.
Entra così in gioco la figura di Capuano che assumerà una mansione determinante nella scelta degli interpreti. Il tecnico, è risaputo, già da qualche tempo sta attenzionando diversi profili under che potrebbero valorizzarsi alle sue dipendenze e, nel mentre, garan tire alle casse societarie importanti introiti in chiave minutaggio. Non bisognerà sbagliare nulla nella scelta degli interpreti per evitare di commettere gli errori dello scorso anno quando, tra settembre e gennaio, l’organico è andato incontro a una rivoluzione per evitare che la situazione di classifica degenerasse. Ed è proprio sugli under che il Taranto, malgrado la salvezza raggiunta, vuole insistere perché nell’annata 2022/23 il fattore minutaggio ha fruttato “appena” poco meno di duecentomila euro. Sarà un Taranto, quindi, non rivoluzionato, ma sem plicemente rinnovato rispetto a quello che ha concluso la recente annata agonistica.
Dei calciatori in scadenza non rimarrà quasi nessuno, anche se sono in atto diverse valutazioni da parte della dirigenza e di Capuano in merito a Formiconi e Boccadamo che, in un modo o nell’altro, sono stati decisivi affinché i rossoblu raggiungessero l’obiettivo della permanenza in C. Il primo, classe ’89, è arrivato in riva allo Ionio a metà ottobre divenendo, ben presto, il jolly della retroguardia di Capuano: braccetto a sinistra o quinto di centrocampo, il suo apporto è stato determinante non soltanto a livello prettamente tecnico-agonistico, ma anche nello spogliatoio considerando che ha fatto da chioccia ai più giovani stimolandoli e aiutandoli nella loro crescita.
Il secondo, tarantino doc, invece, è amato dalla tifoseria e sente cuciti addosso i colori rossoblu: memorabile la marcatura scacciacrisi nella partita contro il Latina dello scorso 5 febbraio e più che apprezzabili le sue performance nell’ultima parte di stagione. Sulla loro avventura a Taranto aleggia un grosso punto interrogativo perché al vaglio di Capuano vi è una lista e la stessa non deve superare il numero (indicativamente) di 12 in chiave over. Se le scelte tenessero conto soltanto del cuo-re, Formiconi e Boccadamo rimarrebbero in rossoblù anche il prossimo anno, ma le analisi da svolgere sono diverse e la loro permanenza appare tutt’altro che scontata. Tra qualche settimana le primissime novità anche in termini di ufficialità, ma molto dipenderà pure dal futuro dei pezzi pregiati dell’organico i cui addii o conferme potrebbero generare una reazione a catena non indifferente.














