RASSEGNA STAMPA DEL 17 GIUGNO 2023 – IL QUOTIDIANO
di Vito Di Noi
Problema stadio risolto per il Brindisi. La società del presidente Arigliano, dopo aver incassato un “no” (in alcuni casi secco) da parte di Francavilla Fontana, Cerignola e Andria, tamponerà la problematica sempre più annosa, stadio indicando, nel plico d’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, lo stadio lacovone che, è vero, sarà oggetto di ristrutturazione (totale o per settori, non è ancora dato saperlo), ma soltantoa partire da gennaio 2024.
Ciò significa che l’impianto del rione Salinella può ospitare serenamente le gare interne di due squadre, Taranto e Brindisi, entro e non oltre la fine dell’anno corrente. A dare il libera è stata l’amministrne comunale tarantina guidata dal sindaco Rinaldo Melucci.
Il Brindisi pagherà alla Lega Pro un’ammenda di diecimila euro per il ritardo nella comunicazione dello stadio (la cui deadline era fissata per il 15 giu gno), ma quantomeno entro la scadenza del 20 giugno la società adriatica potrà essere consapevole che non vi saranno intoppi in merito al ritorno ufficiale tra i professionisti consacrato dopo la vittoria nello spareggio contro la Cavese. Nel mentre, però, lecito chiedersi cosa potrà avvenire sul fronte Fanuzzi. L’amministrazione comunale brindisina, come già ribadito dalla stessa società, lavora alacremente per far sì che i lavori di adeguamento dello stadio ai parametri della Lega Pro possano essere avviati in tempi celeri, ma è necessario disporre, in primis, di tutte le coperture sia logistiche che soprattutto economico-finanziarie. Entro
fine anno, si punta a restituire alla squadra la propria dimora che, da gennaio prossimo, potrebbe diventare anche quella del Taranto in una sorta di scambio strutturale qualora lo lacovone dovesse essere cantierizzato in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026 (inizio dei lavori presumibilmente previsto a gennaio 2024, ma manca l’ufficialità).
I rossoblù, intanto, tra poco più di un mese inizieranno il ritiro precampionato a Cascia e Capuano punta ad avere a disposizione almeno l’80% dell’organico che andrà ad affrontare il prossimo camionato di Serie C. Sono diverse le situazioni contrattuali che impongono una serie di riflessioni tra i vertici societari e lo stesso Capuano nei cui piani, ed è ampiamente assodato, non rientrano né Guida e né Infatinono (che torneranno rispetti mente dai prestiti alla Turris e alla Gelbison).
In standby le dinamiche che riguardano Provenzano, Semprini e Crecco, tutti proprietari di contratti pluriennali (il primo fino al 2024, gli altri due fino al 2025): nessuno di loro, però, è certo di rimanere in rossoblù anche perché, nel corso della stagione appena trascorsa, sono mancati gli apporti attesi sia per ragioni tecniche, ma anche per questioni legate a problematiche di natura fisica. Dalle loro potenziali rescissioni, dipenderanno gli innesti di esperienza finalizzati a garantire un salto di qualità in vista della prossima stagione.














