di Maurizio Mazzarella
Ennesima batosta, ennesima ingiustizia per il Taranto, con decisioni giuridico sportive che hanno del paradosso. L’ultima è davvero eclatante. La società rossoblu ionica, non ha digerito il doppio turno a porte chiuse condito da una salata multa di 15.000 euro giunti come sentenza del giudice sportivo poco dopo la disfatta di Vicenza.
Condannabili come sempre e di certo i gesti violenti atti al danneggiamento delle strutture, in particolare altrui, ma danneggiare in modo meschino le società con decisioni che incidono sulle casse e sulla gestione complessiva ci sembra ingeneroso. Se però sono queste le regole, è giusto rispettarle, con la differenza che in molti casi ci sono palesi due pesi e due misure nelle sentenze e nelle decisioni anche minime.
Il Taranto ha deciso di ricorrere. Chiunque lo avrebbe fatto ed anche la tifoseria, aldilà dei soliti critici e maliziosi, ha preso di buon grado questa scelta. Ma è la sentenza che davvero ci ha lasciato senza parole. Perché non solo il ricorso è stato rigettato, ma addirittura la sentenza è stata rimodulata con il rincaro di 5000 euro della precedente sanzione pecuniaria.
La società del presidente Giove quindi, non solo dovrà rinunciare al pubblico per due partite e quindi a due incassi importanti, bensì dovrà pagare anche una multa di 20.000 euro. Una cifra eccessiva, senza badare ai danni che ovviamente il Taranto dovrà risarcire per la riparazione dei bagni del Menti.
Tutto questo, consentiteci, si va a ricollegare ai quattro punti di penalizzazione che in realtà dovevano essere due, in base a precedenti sentenze, che in questa stagione sono divenuti quattro, con un caso che ha fatto giurisprudenza. Da qui è normale conseguenza pernsare che il Taranto è mal visto e non è per niente tutelato dai piani alti di Lega Pro e Federazione Italiana Giuoco Calcio.
E consentiteci, aggiungiamo alla lista anche il CONI, visto l’ultima sentenza anche in quel caso dubbia sulla penalizzazione, senza badare a tutte le problematiche che il Taranto avrà per via dei Giochi del Mediterraneo.
Ad oggi nessuna istituzione ha alzato un dito per difendere il Taranto. Nessuno ha risposto in modo duro all’ennesimo schiaffo che viene dato alla società ed ai suoi tifosi. Senza dimenticare che il post Taranto-Foggia è ancora un giallo in cui non si è trovato il colpevole. A prescindere da ogni simpatia ed antipatia, questa si chiama ingiustizia e per il Taranto è l’ennesimo torto da superare per andare avanti.