di Danilo Barbalinardo
Alla fine arriva la tanto agognata vittoria, la prima del 2023 arriva grazie alla rete del figliol prodigo Boccadamo, che sigla il suo rientro allo Iacovone, con una rete pesantissima che rompe la sterilità offensiva durata 5 gare.
Il Taranto scende in campo col solito 3-5-2 con Crecco sulla sinistra al posto dello squalificato Ferrara, in coppia con Semprini ci va il neo-arrivato Nocciolini.
Il primo tempo è sterile di emozioni, la partita si dimostra maschia e ricca di contrasti. Semprini(Tommasini al suo posto), esce, per via di un colpo basso di Celli che lo spinge contro un giocatore della squadra laziale. Il centrocampo, non prende mai in redini il gioco, con Labriola che spreca le poche palle giocabili, Crecco sembra molto meno incisivo sulla sinistra che sulla mediana.
Nel Latina si segnala la vivacità di Amadio e Di Livio, ben tenuti dalla retroguardia jonica. Per il resto non ci sono dei veri e propri schemi tattici, è tutto un gioco di batti e ribatti, contrasti, con molte palle contese. Nella seconda frazione di gara, esce un Nocciolini non ancora addentrato negli schemi per Rossetti e Formiconi prende il posto di Evangelisti per avere una miglior gestione della sfera, soprattutto nell’impostazione dal basso. Il Taranto entra in campo meglio, forse scrollato dalla paura che lo attanagliava, per via della sterilità offensiva durata ormai più di 500 minuti. Rossetti si fa pericoloso con una punizione dal limite parata da Tonti, poi lo stesso ex-Renate, è ben pescato da Crecco in area ma di testa mette alto.
Il Taranto è leggermente più sfrontato rispetto alla prima frazione di gioco, gestisce meglio la sfera a centrocampo, complice un abbassamento di ritmo da parte di Amadio. Mastromonaco, effettua una partita egregia, con una dedizione encomiabile spinge a tutta sulla fascia destra, nonostante alcune azioni non siano molte strutturate, ma di certo migliori rispetto alla confusione che regnava nel primo tempo. Il Latina rischia di beffare gli jonici, Ganz si gira bene in area, ma la traversa salva il Taranto. Al 76′, esce Crecco per Boccadamo. L’intenzione di Capuano è chiara, spingere di più sulla fascia con lo scopo di creare profondità, anziché creare densità in una zona più centrale come con Crecco in campo. Quando la gara sembrava incanalata verso il solito 0-0, Mastromonaco va a lottare con abnegazione su una palla sulla fascia destra, la recupera e al limite della linea di fine campo, la crossa in mezzo, Boccadamo, che a piede invertito, si era accentrato, stoppa e conclude sul palo coperto da Tonti, per la gioia dello Iacovone.
La vittoria è di quelle importantissime, il Taranto si sblocca dopo una prestazione non troppo entusiasmante, vittoria che può liberare le menti dei giocatori dalla paura di non realizzare la rete decisiva e incanalare la rosa verso zone più alte di classifica. Rosa, che adesso, a differenza della prima parte di stagione, ha la qualità per poter svoltare, e la rete trovata nelle battute finali, può amalgamare il gruppo, e renderlo consapevole dei propri mezzi. Domenica si va a Castellammare, ci servirà tutta la solidità difensiva messa in campo da Capuano, contro una Juve Stabia che adesso ha Pochesci in panchina, allenatore conosciuto per le sue predisposizione offensiva. Il Taranto può giocarsela, soprattutto negli spazi concessi dalla retroguardia stabiese.
Capuano con oggi ha avuto ragione, in molti gli avevano chiesto di cambiare, ma ha vinto a suo modo: corto-muso di Allegriana memoria.