Il Taranto deve giocare allo Iacovone, senza se e senza ma, si sta perdendo ancora troppo tempo. Probabilmente è ancora la burocrazia a rallentare il ripristino dell’agibilità, ma c’è un campionato da giocare ed i tempi si stanno eccessivamente allungando. Così non va bene.
Troppe le chiacchiere da parte di chi deve rimettere in sesto la struttura, troppi i dissidi e le missive tra i vari protagonisti dei Giochi del Mediterraneo, che distolgono l’attenzione dal problema reale: dove deve giocare il Taranto.
Una perdita di tempo che danneggia i tifosi, che seguono la squadra con amore e dedizione. Gli abbonati che rischiano di perdere alcune partite nonostante abbiamo già acquisito il diritto di vederla. La società che è inutile negarlo, ha certamente effettuato degli sforzi anche in virtù degli incassi. La squadra che sta facendo bene, ha incassato 7 punti su 10 ed è amata da tutta la gente, tanto da aver riportato allo stadio 10.000 spettatori.
La Lega Pro con una missiva firmata da Marani, ha chiesto al Taranto di trovare un’altra casa vista l’indisponibilità dello Iacovone. C’è chi parla dell’ipotesi Potenza a porte chiuse, ma la società non vuole sentire a ragioni e consentiteci di pensare che non ha torto.
C’è la richiesta di rinvio e si spera venga accolta, altrimenti se proseguirà questo braccio di ferro cosa succederà? Si perderà a tavolino? E chi ci perderà? Solo il Taranto? No sarà la città di Taranto a perdere ed anche la Lega Pro stessa.
Questa situazione che sta danneggiando il Brindisi, rischia di danneggiare in modo peggiore il Taranto. Chi di dovere deve fare qualcosa. Trovare chi ha causato il tutto sicuramente, perché quel materiale infiammabile ha un responsabile che ha comandato di depositarlo in quel punto, ma soprattutto rendere utilizzabile l’impianto di gioco nel più breve tempo possibile.
I tempi sono ristretti, ma si continua francamente a non aiutare nei modo giusti questa squadra. Chi dice di amare i colori rossoblu ed il Taranto lo faccia seriamente, perché di parole e diatribe varie siamo tutti stanchi.