di Adriano Meis
Ad oggi, per il futuro del Taranto si continua a parlare molto, ma a mettere soldi veri sul tavolo nessuno ci ha ancora pensato. La fatidica scadenza del bando promosso dal Comune si avvicina, eppure non è stata protocollata nemmeno una PEC ufficiale che dia segnali concreti di interesse.
Le voci sono tante e i nomi altrettanto clamorosi: imprenditori americani che farebbero sognare i tifosi, accordi misteriosi e investimenti millantati. Ma, alla prova dei fatti, chi sembrerebbe muoversi realmente con determinazione e concretezza sarebbe la cordata formata da D’Ippolito, Granvilla e Distante, supportata dalla regia di un volto noto del mondo del calcio, che da giorni starebbe sondando il terreno con alcuni allenatori di rilievo, come D’Angelo e Danucci. Addirittura si parlerebbe di contatti avviati con il Comune di Castellaneta per disputare le gare interne in caso di necessità.
Queste sarebbero le prime indiscrezioni che iniziano a delineare un disegno costruito da mesi, un piano che forse fino ad oggi è stato tenuto celato, ma che ora comincia a prendere forma e sostanza.
In un momento delicato come questo, prima di attaccare il prossimo e alimentare polemiche sterili, forse sarebbe il caso di riflettere sui propri limiti e di chiedersi chi davvero sta lavorando per il bene del Taranto, cercando compattezza e chi invece si limita a fare chiacchiere senza mai passare ai fatti.
Il tempo scorre e i tifosi aspettano risposte vere, non solo parole.