Un atto vandalico ha colpito il Quadro Sonoro realizzato da Paolo Fresu, celebre trombettista e compositore, creato in esclusiva per la città di Taranto. Ignoti si sono accaniti contro il QR code installato accanto al Monumento ai Marinai sul lungomare tarantino, il quale consente a cittadini e turisti di ascoltare due composizioni originali, commissionate dall’Orchestra della Magna Grecia.
La reazione della città non si è fatta attendere: messaggi di condanna sono stati inviati agli organi d’informazione e pubblicati sui social, a testimonianza del forte legame tra la comunità, il monumento e l’opera di Fresu, realizzata lo scorso anno in occasione del cinquantesimo anniversario dei “Due Marinai”.
Il QR code danneggiato sarà presto ripristinato. Notte a Taranto, questo il titolo dell’opera sonora, è destinato a rimanere uno dei tesori artistici della città. I due brani composti da Fresu, registrati nel giugno 2024, sono infatti di esclusiva proprietà del Comune di Taranto.
Le parole di Paolo Fresu
Il maestro Paolo Fresu ha commentato l’accaduto con toni misurati ma significativi:
«È la reazione che immaginavo non appena appresa la notizia. Taranto è una città molto bella e dimostra, al contrario di chi prova a trascinarla verso il basso, di credere nel valore della bellezza, della musica, dell’arte. Quanto accaduto è un segnale, piccolo ma preoccupante, di degrado e disattenzione verso l’arte. Tuttavia, l’indignazione della gente è un segnale positivo: fa sperare che questi episodi non si ripetano. In un momento storico così complicato, questi gesti ci ricordano quanto sia importante difendere ciò che abbiamo di più prezioso».
Il commento di Piero Romano
Anche Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia, ha espresso dispiacere per l’accaduto, accompagnato da un senso di orgoglio per la reazione della comunità:
«Sono molto dispiaciuto, ma anche orgoglioso della risposta dei tanti cittadini che hanno condannato l’atto vandalico. È stato un gesto isolato, che non rappresenta la nostra città. Il nostro impegno ora è quello di ripristinare al più presto il QR code, per consentire nuovamente a cittadini e turisti di ascoltare, solo in quel luogo – ed è questo l’aspetto straordinario – il Quadro Sonoro del Maestro Fresu».
Un ricordo speciale
Fresu ha ricordato con emozione la genesi del progetto:
«Conservo un ricordo bellissimo. Quando Piero Romano mi parlò del progetto, fui subito entusiasta. Mi accompagnò a visitare i luoghi dove erano già stati installati altri Quadri Sonori: la Cattedrale, la Concattedrale, il Museo Archeologico. Il progetto mi piacque molto, perché unisce la storia monumentale di Taranto alla musica, che ha il potere di legare elementi diversi.
Mi innamorai del Monumento ai Marinai: significativo, carico di storia e simbolismo. Visitai anche il Museo della Marina Militare per comprendere più a fondo. Quel luogo, con la sua storia e la sua relazione col mare – teatro oggi di drammi come la migrazione – mi sembrò perfetto. Così nacquero Mar Piccolo e Mar Grande, due brani che traducono la bellezza e la storia della città in musica».
Un nuovo modo di vivere la città
«I Quadri Sonori – spiega Romano – offrono un’esperienza innovativa dello spazio urbano. La musica diventa guida virtuale e crea un coinvolgimento sensoriale profondo. L’interconnessione tra luogo e suono propone un nuovo modello di fruizione turistica e culturale. Il progetto, in continuo sviluppo, mira a completare un itinerario musicale in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026».
Un patrimonio sonoro diffuso
Oltre all’opera di Fresu, a Taranto sono stati installati Quadri Sonori di altri compositori di fama internazionale: Giovanni Sòllima (Castello Aragonese), Remo Anzovino (Concattedrale Gran Madre di Dio), John Rutter (Cattedrale di San Cataldo), Dario Marianelli, Achille Lauro e Simone Cristicchi (Museo Archeologico Internazionale).
Il Quadro Sonoro danneggiato, commissionato dall’Orchestra della Magna Grecia, è stato realizzato con il contributo dell’Unione Europea, della Regione Puglia (Assessorato regionale al Turismo), di Pugliapromozione e del POC Puglia 2014/2020 – Asse VI, Azione 6.8.














