Nel prossimo Consiglio comunale di Taranto saremo chiamati ad affrontare una seduta che, di fatto, rappresenta una vera e propria seduta di bilancio. I punti all’ordine del giorno impongono una riflessione seria e responsabile, perché riguardano la tenuta finanziaria dell’ente e, soprattutto, il futuro dei cittadini tarantini.
In aula arriveranno infatti quattro corpose variazioni al bilancio di previsione, che complessivamente prevedono modifiche per milioni di euro. Variazioni di tale entità, concentrate in un’unica seduta e da adottare con carattere d’urgenza, pena la decadenza, dimostrano che le previsioni iniziali di bilancio erano evidentemente errate: costi non calcolati correttamente, spese sottostimate o addirittura non considerate.
Tutto ciò restituisce l’immagine di una gestione finanziaria improntata più all’improvvisazione che a una programmazione seria e rigorosa, da correggere solo nell’ultima seduta dell’anno.
Ma non è finita qui. A seguire sono previsti ben diciassette provvedimenti di riconoscimento di debiti fuori bilancio, anch’essi per importi di milioni di euro. Una mole così rilevante di debiti evidenzia una criticità strutturale: si tratta di spese non previste e non coperte in fase di programmazione, che oggi vengono portate in Consiglio per essere sanate ex post.
Questa situazione genera una legittima preoccupazione, perché i debiti fuori bilancio rappresentano un chiaro segnale di scarsa capacità di previsione e di controllo della spesa pubblica.
Non possiamo poi ignorare i rilievi della Corte dei Conti sui bilanci degli anni precedenti, che avevano già acceso un campanello d’allarme sulla sostenibilità delle scelte economico-finanziarie dell’ente. Quei rilievi avrebbero dovuto indurre maggiore prudenza e attenzione; invece, ci troviamo ancora una volta di fronte a numeri che destano forte inquietudine.
È legittimo chiedersi se sia giusto continuare a pretendere sacrifici dai tarantini senza prima mettere ordine nei conti e garantire una gestione più efficiente delle risorse pubbliche.
Va inoltre ricordato che il sindaco ha mantenuto per sé la delega al Bilancio. Questo significa che la responsabilità politica e amministrativa delle scelte compiute ricade direttamente su di lui. Non si tratta di un attacco politico, ma di una constatazione doverosa: chi detiene tale delega ha anche il dovere di rispondere delle conseguenze delle proprie decisioni.
Come consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, esprimo una preoccupazione politica e istituzionale. Il mio obiettivo non è la polemica, ma la tutela dell’ente e degli interessi dei cittadini.
Taranto ha bisogno di bilanci attendibili, di programmazione seria e di una gestione finanziaria trasparente e responsabile. È su questo terreno che si misura la buona amministrazione ed è su questo che continueremo a vigilare. Ci aspettiamo, però, che di fronte a una situazione così delicata sia il sindaco a relazionare in aula e a metterci la faccia.
Giampaolo Vietri
Capogruppo Fratelli d’Italia – Comune di Taranto













