Ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico della Fidelis Andria, Ciro Ginestra, il quale ai microfoni della sala stampa della società biancoazzurra, ha presentato la sfida che la sua compagine affronterà allo Iacovone, nel turno infrasettimanale, contro il Taranto.
LA MENTALITÀ DELLA SQUADRA- È naturale che dopo un risultato e una prestazione positiva, la mentalità ti spinge a far bene e dare qualcosa in più nelle successive uscite. Non sono arrivati i tre punti ma rimane la prestazione, ed è da quella che dobbiamo ripartire per scendere in campo a Taranto con lo stesso atteggiamento di domenica. Non dobbiamo guardare la classifica perché siamo ultimi, ma dobbiamo pensare alle prestazioni e fare bene volta per volta.
LA SITUAZIONE INFORTUNI- Giocare dopo tre giorni, sia per i giocatori che per un allenatore, è molto difficile. Io sono subentrato da poco, e ho lavorato con la squadra per soli dieci giorni. Di Piazza e Gaeta li valuteremo domani mattina, sperando che possano venire con noi a Taranto, ma bisogna essere prudenti e se non stanno benissimo preferisco preservarli per domenica contro la Turris. Di Noia è recuperato, e per entrare nella migliore condizione ha bisogno di mettere minuti nelle gambe, lui per questa squadra è un giocatore fondamentale e se sta bene domani giocherà.
GLI UNDER – Questa è una squadra che ha degli under forti, per caratteristiche non abbiamo il sostituto naturale di Carullo, ma abbiamo una rosa ben allestita e faremo di necessità, virtù.
IL TARANTO- Il Taranto ha un ottimo allenatore e sta facendo un grande campionato. Aldilà della sconfitta col Catanzaro, che è una delle candidate al primo posto, il Taranto ha giocato alla pari con tutti. Abbiamo studiato i nostri avversari e dobbiamo cercare di colpirli nei loro punti deboli. La mia priorità è vedere nella mia squadra lo stesso atteggiamento di domenica, perché se fai la prestazione, di conseguenza arriva anche il risultato.
IL PESO DEL DERBY- Sappiamo che la partita contro il Taranto è sentita, perché è un derby. Ma i derby sono belli da giocare, sono belli da vincere ed è bello fare grandi prestazioni. In queste partite il ruolo dell’allenatore è relativo, perché i calciatori si caricano da soli. Ho curato l’aspetto tattico, ma non farò discorsi per caricare i miei, perché non servirà. Sotto l’aspetto mentale e dell’agonismo i miei giocatori sanno che partita andranno ad affrontare.
Giampiero Laera