Il derby di Bari, perso in malo modo dopo, aveva lasciato profonde ferite in seno al gruppo rossoblù e l’unico punto ottenuto, peraltro contro il Messina in casa, in tre turni aveva alimentato qualche ombra sullo staff tecnico e, come puntualmente accade, era iniziato il gioco al massacro dei calciatori, sport molto in voga tra gli utenti social tarantini.
Serviva una scossa contro il Picerno ed è puntualmente arrivata con una buona prestazione generale anzi con una buona prestazione di Gruppo, quello che forse si era un po’ smarrito nelle ultime giornate ma che domenica ha dimostrato con parole, gesti e fatti di essere vivo e tutt’uno con il proprio allenatore, mister Laterza, che proprio di questa risposta aveva bisogno anche lui. Ora sa che ha ritrovato il suo Gruppo e lo ha fatto capire anche nel dopo partita rilanciando le quotazioni del Taranto con tono perentorio quasi a ribadire che è lui il Condottiero di questi ragazzi e non mollerà il timone così facilmente. Nonostante tutto e tutti.
Si fa presto a dimenticare le note liete? No, fermo restando che a parte Benassai abbiamo perso per infortunio gli ultimi due difensori centrali disponibili, ha fatto il suo esordio e con buone prospettive future il nuovo attaccante Barone, che sia seconda punta, esterno o centrale poco importa, il ragazzo ha dimostrato in pochi minuti ottimo inserimento, movimenti da calciatore vero e fiuto del gol. Benvenuto a lui e che le sue fortune siano le nostre.
“Fin qui con dignità, continuate così per Taranto e i suoi ultrà” recitava uno striscione esposto domenica in Curva Nord, altro gesto di stima e supporto a questi ragazzi, non un fischio, non un insulto ma tanta maturità da parte della parte più calda della tifoseria, quella che viaggia, che sostiene e che va applaudita come è stata applaudita da tutto lo stadio dopo questa dedica ai calciatori. Prego astenersi moralisti del “però le multe”.
Giro di boa, 27 punti e qualche rammarico per punti lasciati qua e la, una serie interminabile di infortuni, a dirla tutta la classifica è davvero bella e probabilmente inaspettata. Se ne facciano una ragione i puristi del bel gioco, me compreso e per primo, il Taranto di Laterza non è l’Olanda di Johan Cruijff, non fa spettacolo ma è maledettamente concreto, marchio di fabbrica di queste due stagioni rossoblù. Poi onestamente lo spettacolo è vincere, come non importa, lo dicono anche Allenatori pluriscudettati in Italia. Perciò va bene così purchè si arrivi presto al nostro obiettivo stagionale.
Prima di dedicarci alle ricche mangiate natalizie non dimentichiamo che mercoledì ci sarà da lottare contro la Turris, sorpresa del campionato, squadra forte e di spessore. Pensare che avevamo storto il naso per non aver vinto all’andata contro questa squadra che già allo Iacovone dimostrò di essere quella squadra che oggi vediamo in classifica, una realtà ambiziosa della categoria.
Forza ragazzi, come ama dire mister Laterza, un gruppo, una testa, un cuore e si va a conquistare la permanenza in categoria.
Maurizio Corvino