di Maurizio Corvino
Si è concluso, a Palazzolo Acreide, il XIII torneo Valle degli Iblei, torneo che vi avevamo presentato qualche s,ettimana fa evidenziandone il significato non solo sportivo ma di pace e fratellanza grazie alla presenza della rappresentativa under 15 Ucraina, accolta da grandi applausi e sensibilità. In campo, però nessuno ha fatto sconti e si è assistito ad un bellissimo spettacolo di calcio.
Al termine dei gironi di qualificazione le quattro semifinaliste sono state il Cosenza, il Benevento, l’Ucraina e il Taranto di mister Recchia. Le semifinali, disputate tra la domenica mattina e il pomeriggio, hanno visto il Cosenza superare l’Ucraina e il Taranto, ai rigori, avere la meglio sul quotato Benevento, dopo l’1-1 finale. In serata l’Ucraina ha battuto 1-0 i sanniti, chiudendo il proprio torneo al terzo posto e Taranto e Cosenza si sono giocati la finalissima. Tra l’altro nel Cosenza è presente un po’ di tarantinità, il responsabile del settore giovanile calabrese, è il tarantino Sergio Mezzina.
E’ stata davvero una gran bella partita la finale tra i lupi silani e i rossoblù ionici, due squadre davvero belle da vedere, con delle idee di gioco precise, semplici ma efficaci. Il primo tempo, molto combattuto, ha visto il Cosenza, molto abile nelle ripartenze, chiudere in vantaggio per 2-0 con due gol del bravo e sgusciante Barbagallo. Nel secondo tempo il Taranto ci ha provato e, dopo non aver trovato per poco il gol, ancora in contropiede ha subito la terza rete calabrese con il siracusano Italia.
La reazione rabbiosa degli ionici porta subito al gol del 3-1 con un bellissimo passaggio che taglia la difesa cosentina e il bravo Turbato aggira il portiere e segna. Il Taranto ci crede e dopo qualche minuto trova il 3-2 con Vitale mentre l’assedio finale non porta al meritato pareggio. Il Cosenza, allenato da mister Garofalo, si aggiudica il trofeo ma il Taranto (insieme ai vincitori) ottiene consensi e applausi convinti dei presenti per il gioco offerto, non solo in finale.
Rimane un pizzico di rammarico per il risultato ma, se guardiamo da dove questi ragazzi sono partiti un anno fa, c’è solo da applaudire loro, il grande lavoro svolto da mister Recchia e la professionalità messa in mostra dallo staff societario guidato da Paolo Alota. E non si può che continuare a crescere.
Complimenti vivissimi agli organizzatori del torneo, tra i quali il Palazzolo Calcio e Pierluigi Lorenzoni, forse non sarà il calcio a cambiare le sorti del mondo ma sicuramente ha permesso, specialmente ai ragazzi ucraini, di vivere qualche giornata di normalità e sentire l’affetto della gente. Viva il calcio, viva la fratellanza, viva i ragazzi, speranza per un futuro di pace.