di Domenico Ciquera
Giampaolo Amatori, allenatore della A.S.D. Dinamo Taranto Nuovi Orizzonti, vero e proprio artefice della salvezza del club ionico, ha dato nuovi stimoli alla squadra in un momento difficilissimo per il club ed è riuscito a traghettarla verso la salvezza. Ai microfoni di Antenna Sud, il coach ha analizzato la salvezza conquistata e la partita vinta contro Bari.
Salvezza: “Purtroppo la vita e lo sport sono così. Ci sono situazioni economiche qui al Sud che al Nord non ci sono, quindi il problema è prettamente economico. Noi, dal punto di vista sportivo, non dico di aver compiuto un’impresa perché questa squadra meritava di più. Ho trovato delle ragazze che mi hanno seguito e l’hanno fatto fino all’ultimo. Il lavoro svolto è stato principalmente psicologico, volto a farle diventare consapevoli della loro bravura. Poi, ovviamente, c’è stato anche il lavoro tecnico. Molte di loro non erano abituate a questo tipo di lavoro, che veniva programmato settimanalmente. Adesso ci siamo salvati, ma questa salvezza è anche merito della città, della società, per tanti fattori e tante cose. Forse non ci stiamo rendendo conto del passo che abbiamo fatto. Devo dire che dalla prima volta che le ho viste giocare ero sicuro del mio lavoro e di quello che dovevano fare. Loro sono state bravissime a seguirmi, e questo è merito loro. Sì, noi come staff tecnico – ci abbiamo messo tanto del nostro, ma alla fine in campo vanno le giocatrici, non gli allenatori.
Partita: “Abbiamo preparato la partita durante la settimana e fatto mea culpa per gli errori commessi a Trani. Le ragazze hanno risposto bene e, soprattutto, fisicamente hanno tenuto molto bene, continuavano a correre. Escluso l’inizio, dove quel 12 a 0 grida vendetta, poi abbiamo iniziato a macinare gioco e a difendere secondo i nostri principi, riuscendo a raggiungere questo risultato. Il lavoro paga sempre.”
Gruppo: “Io sono arrivato e ho trovato Nata, che aveva un altro ruolo. Abbiamo rischiato e ne abbiamo discusso con lo staff tecnico, decidendo di portarla a playmaker. Abbiamo rinunciato, nonostante le pressioni della società, a prendere qualcun altro. Era un segnale per tutte: tutte erano importanti, tutte dovevano essere coinvolte e sapevano di avere la fiducia dell’allenatore. Mi hanno ripagato della fiducia. Abbiamo perso solo una partita, in questa fase, escluso Battipaglia; per il resto abbiamo sempre vinto. Io sono contento, soprattutto perché mi sono divertito ad allenare. Era un po’ di tempo che non mi divertivo così tanto.”
Futuro: “I matrimoni si fanno in due. Parlerò con la società e, se loro vorranno continuare su questa strada, io sono disponibile.”