Dopo lo stop in casa contro la Casertana, il Taranto vince in trasferta su un campo difficile come il Viviani di Potenza. Capuano va sul sicuro schierando il vecchio buon 3-5-2 vista l’assenza di Bifulco che ha scontato l’ultima giornata di squalifica. In campo ci vanno Vannucchi, De Santis, Antonini, Luciani, Mastromonaco, Romano, Calvano, Zonta, Ferrara, Kanoutè, Cianci. Il Taranto approccia molto bene alla gara e passa in vantaggio già al secondo minuto. Cross di Ferrara, Cianci spizzica per Kanoutè che in tuffo di testa fa l’1 a 0. Il Taranto continua ad aggredire la gara con l’intento di raddoppiare subito. Il sodalizio jonico si lancia in pressione alta mettendo in difficoltà i lucani ad uscire, cercando di spingere sulle fasce. Il Potenza a sua volta, si affida alle geometria di Schiattarella, vero e proprio faro del centrocampo, che smista sempre le palle sull’esterno dove Di Grazia, schierato a piede invertito crea numerosi problemi. Ed è proprio da un cross dalla nostra destra, che al 28° minuto, Saporiti pareggia sulla scalata sbagliata di Ferrara. Il gol del pareggio porta ad una lunga fase di studio delle due squadre, fino alla fine del primo tempo. Nel secondo tempo, il Taranto risulta più attendista rispetto al primo. Per arginare Di Grazia, Capuano schiera Ferrara a destra, inserendo Panico a sinistra per un Mastromonaco in difficoltà. Il canovaccio tattico del Potenza è sempre lo stesso, Schiattarella ad impostare, coadiuvato dai movimenti di Steffè, per gli esterni che cercano di creare superiorità sugli esterni. Antonini annulla completamente Caturano che, per giocare, cerca di andare a prendere palla in trequarti dove però Calvano ringhia sulle sue caviglie. In zona offensiva il Taranto, si affida ai movimenti senza palla di Cianci. Marcato a uomo da Hristov, bravo nel contrastarlo nel gioco aereo, il 10 rossoblù taglia verso la trequarti lasciando libero Kanoutè di allungarsi con la sua velocità, ripetendo lo schema visto con la vittoria in casa per 2 a 1 contro il Crotone. Cianci liberato al tiro manda fuori. Dopo, su una palla vagante a centrocampo, Kanoutè si catapulta sulla sfera e percorre 60 metri, batte Alastra per il 2 a 1 finale. Il Potenza si riversa in attacco ma si fa pericoloso solo con un colpo di testa di Caturano finito sulla traversa. Il Taranto tiene spesso la sfera lontano dalla zona calda, affidandosi all’imprevedibilità di Kanoutè e all’abnegazione di Fabbro, subentrato nel frattempo a Cianci. Il Taranto si dimostra una squadra ostica, di categoria, che può dare fastidio a chiunque, portandosi a 26 punti, confermando di essere una squadra di centro-alta classifica.