di Fabrizio Di Leo
Alla vigilia del 35° turno di campionato, coincidente con la trasferta di Crotone, un nuovo lutto ha colpito il calcio ionico. E’ scomparso l’indimenticato capitano rossoblù Ivan Romanzini.
Negli anni 70, il Taranto, del patron rossoblù Michele Di Maggio, approdò, dopo le sentenze del “caso Casertana”, in serie B e proprio nell’annata 1969 – 70, giunse dal Lanerossi Vicenza e nella squadra della nostra Città lasciò una traccia indelebile.
Nativo di Vicenza, classe 1946, centrocampista, dopo una trafila che lo vide iniziare a giocare nelle giovanili del Lanerossi e quindi trascorrere due annate con i veneti (stagioni 1965 – 66 e 1968 – 69), con l’intermezzo nel Verbania (1966 – 67 e 1967 – 68), fu voluto dall’allenatore ionico, Mario Caciagli, in quella formazione che rientrò in serie B (1969 – 70) dopo dieci stagioni consecutive in serie C.
Proveniente, come detto, dal Lanerossi, Romanzini, nella stagione 1968 – 69, collezionò due presenze in serie A.
Nelle file rossoblu, rimase otto anni, giocando 259 partite, realizzando 18 reti. Proprio dopo questa lunga trafila in riva allo Ionio, volle avvicinarsi alla sua natia Vicenza e si accasò al Brescia calcio, sempre in serie B, nella stagione 1977 – 78, per volontà di Gianni Seghedoni, neo tecnico delle rondinelle, quindi concluse la sua carriera di giocatore a Padova, nella stagione 1979 – 80, a 34 anni.
Smessa la carriera di giocatore, rimase a Padova con il ruolo di vice allenatore, voluto da Mario Caciagli (uno dei suoi maestri ed estimatore, proprio nella sua permanenza a Taranto). Allenò, successivamente, il Civitavecchia, il Treviso, lo Schio, il Malo e gli Juniores della Luparense, con i quali ha ottenuto l’accesso alla categoria elite nella stagione 2010 – 11, laureandosi campione del girone regionale con ben quattro giornate d’anticipo. Rivestì anche la carica di Direttore Generale della Luparense.
Rappresentò per Taranto uno delle “bandiere” rossoblù, grazie all’abnegazione mostrata nel centrocampo ionico, uomo d’ordine, ma, soprattutto, attaccato ai colori ionici che gli consentirono di essere uno dei beniamini del glorioso “Salinella” e di permanere a Taranto per otto anni, disputando ben sette campionati di serie B, non facendo mai mancare il suo prezioso contributo, la sua dedizione agli allenatori della permanenza tarantina (iniziò, appunto, con Mario Caciagli, quindi Renato Tofani, Corrado Viciani, Zeffiro Furiassi, quindi nuovamente Caciagli, Leandro Remondini, Benigno De Grandi, Zeffiro Furiassi (richiamato), Gianni Invernizzi, Luciano Aristei, Guido Mazzetti, Eugenio Fantini e Gianni Seghedoni), per la disputa di campionati tranquilli, spesso in lotta per la salvezza, magari arpionata all’ultima giornata e nei minuti conclusivi, ma anche in formazioni, come quella diretta da Gianni Invernizzi, di spessore, tanto che quel campionato (1973 – 74, 5° posto) rimase il migliore in assoluto nella storia del Taranto, in serie B.
Oggi è più difficile trovare le “bandiere”, il calcio, non tanto quello di B, ma in tutte le serie, è cambiato, pertanto la permanenza degli atleti, in un club, risulta essere molto breve (due/tre stagioni, nella migliore delle ipotesi), poi inevitabilmente avviene il distacco ed inizia la fase della nostalgia nonché del rimpianto da parte degli stessi.
Era un altro calcio, forse più romantico e genuino, ma sono mutate anche le componenti di questo sport, le stesse dinamiche fanno prevalere l’aspetto economico su tutte le altre sfaccettature di un mondo dove sempre meno si è dotati di spirito di appartenenza.
Addio, Ivan, il passaggio lassù sia lieve e possa, in eterno, anche tu vegliare sulla squadra della Città dei Due Mari, dove tu avesti l’onore di vestire i colori rossoblù ed esserne fiera “bandiera” del Taranto, anni 70, simbolo di riscatto nonché animato da vero spirito di appartenenza, comune a tutti i cittadini dell’intero arco ionico dell’epoca.
IL CORDOGLIO DEL TARANTO FC 1927
Con profonda tristezza il Taranto Football Club 1927 ha appreso nella tarda mattinata di oggi della scomparsa a 77 anni di Ivan Romanzini, protagonista indimenticato e indimenticabile degli anni ’70 rossoblu. Indissolubilmente legato ad Erasmo Iacovone di cui fu compagno di squadra, Romanzini a Taranto ha trascorso gran parte della sua carriera calcistica militando per 8 stagioni dal 1969 al 1977 collezionando 286 presenze e 18 reti in tutte le competizioni e indossando la fascia di capitano praticamente per tutta la sua militanza rossoblu. Ancora oggi è il calciatore con il maggior numero di presenze con la maglia del Taranto. Alla famiglia di Romanzini giungano le più sentite condoglianze da parte del club.